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MAI DIRE NET Forum: ::= MASSACRO POLITICO =::: Lui ci salverà
   By Giucascasella lunedì 28 febbraio 2005 - 15:33

Il mondo trema, ma lui neanche un po’. Questa è la forza di Silvio Berlusconi, la fiducia in se stesso. Da dove la prenda non si sa, ma forse non la prende da nessuna parte: ce l’ha, e la vende. Eccome se la vende. Lo si è capito bene guardando il 31 u.s. la sua conferenza stampa di fine anno.

Era come Poseidone a cavallo delle onde. Invano giornaliste e giornalisti cercavano di arpionarlo. Afferrava al volo la fiocina e la rispediva al mittente: zac. Poi sui giornali saranno tutti bravissimi a metterlo a posto, a dargli del tappo bugiardo e screanzato. Ma l’Italia, quella che non sta in certi salotti e non ha il birignao, lo ha adorato quando ha sistemato la cronista che faceva la spiritosa sul suo lifting, e lui le ha offerto di passarle l’indirizzo per restaurarsi pure lei. Non si fa con le signore, ma non è neanche giusto maltrattare così un tiretto anziano rovistandogli tra rughe e capelli. Poi te le suona.

La conferenza stampa di fine anno del Premier è una tradizione. Ma chi se le ricorda quelle prima del suo avvento? Erano esibizioni di pesci in salamoia. Se non altro Andreotti era spiritoso, qualche battuta la rifilava. Ma l’intelligentissimo D’Alema comunicava la sua furbizia lessa, poi Giuliano Amato la sua evanescenza coltissima. Berlusconi regala palate di certezze. Gli avversari dicono: illusioni, inganni. Ma no. Non tutto per carità va bevuto come oro colato. Eppure si capisce che non mente, la certezza berlusconiana è riferita all’idea che il lavoro è decisivo per migliorare il mondo e noi – specialmente sotto la sua guida – ne siamo capaci. “Guardate me, che lavoro il quadruplo di chi mi ha preceduto e spengo le luci quando esco da Palazzo Chigi”. Anche questa è politica. Essa non è solo buona amministrazione, ma sentimento della vita. Le masse diventano popolo (“connazionali” come dice Gianfranco Fini) quando esiste un solo scopo comune: gli americani ce l’hanno. In Italia ci si limitava a tirare a campare. Oppure, a sinistra, si diceva: mettetevi nelle nostre mani, ci pensa lo Stato (cioè noi). Berlusconi stilla come rugiada la convinzione che non è lo Stato ma la compagnia dei cittadini ad essere protagonista: il singolo, le famiglie, le famiglie insieme. Purchè ci sia lui, ovvio. Ma un ometto così la sinistra non riesce a buttarlo giù. Può mettere insieme gli intellettuali, i pigri, gli invidiosi, i girotondini e gl’iracondi. Ma la gente comune, operai e impiegati, professionisti e casalinghe, partite iva o anche senza, tifano per un’idea così semplice della vita comune e per un capo di questa fatta. Basterebbe che spandesse un po’ meno e sarebbe perfetto: Ma poi chissà, forse, si monterebbe la testa. Per cui teniamocelo di questa misura.

Ascoltando Berlusconi, se uno non lo odia, finisce per pensare per un istante che anche il maremoto, se fosse stato lui da quelle parti, si sarebbe spostato, e non gli avrebbe neanche bagnato i piedini. Mal che fosse andata ci avrebbe insegnato a tutti a camminarci sopra, mica come Gesù il quale si limitava a passeggiarci da solo.

Questo è stato lo spettacolo di Palazzo Madama. I numeri sono leoncini innocui, addomesticati per Silvio. Il salario medio dell’italiano è cresciuto del 2,7 per cento, l’inflazione del 2 per cento: stiamo meglio tutti, o no? Se riesce a convincere l’Europa, l’Italia potrà investire in grandi opere, e il ritmo di crescita balzerà come una tigre cinese al 6 o addirittura 7 per cento.

Chi lo ferma? Ha 68 anni, ma lui dice: “Me ne sento 42”. Perché proprio 42? Persino il suo medico Umberto Scapagnini ha sentenziato: “Ne ha 15 meno dell’anagrafe”. Per cui farebbe 53. No: 42, corregge Berlusca. Scapagnini è il sindaco di Catania, il cerusico che gli procura erbe tibetane, il Cavaliere deve averne scoperte di nuove nelle Molucche. Attento però a confidare troppo nell’immortalità. C’è un precedente pericoloso. E ci scuserà il riferimento, ma si tratta di Stalin. Si racconta che il dittatore georgiano avrebbe voluto farsi immortalare da vivo e per fuggire la morte si applicò con passione, giusto all’età di Silvio, alla gerontologia. Nominò suo medico il dottor Aleksander Bogomolec, il quale, precedendo Scapagnini, assicurò che il suo paziente sarebbe campato fino a 150 anni: Josip si fermò alla metà. Prudenza Berlusca, non tentare troppo Madre Natura, accontentati di essere la Natura Matrigna della sinistra, che con te non passerà mai.

Questo è sicuro: la Gad perde. Si è spostato l’asse della Terra, ma fanno più impressione i sondaggi del suo successo. Grazie al taglio delle tasse (vogliamo dirlo? grazie a Feltri che gli ha dato una scossa quando cedeva, e, in privato, persino Silvio qualche volta lo riconosce) ora sembra il Santissimo sotto il baldacchino. Sacrilego chi prova a buttarlo giù e a disturbare la processione verso la prossima urna elettorale. Come già anticipato, ha in mente di ascender lui al Quirinale o in alternativa di piazzarci Gianni Letta, “l’unico che lavora più del sottoscritto, finisce alle due e mezza della notte e poi deve anche tornare a casa; poi quando lo rivedo all’alba ha già letto tutti i giornali”. Dubbi di possibili sgambetti? Zero. La Casa delle Libertà è 5,6 punti sopra Prodi e compagnia. Se anche lo sostituisse Walter Veltroni, sarebbe troppo tardi per rimediare.

L’Ometto dell’Anno arriva con il passo elastico degli eterni giovanotti. Guarda i giornalisti e pensa che in fondo nella vita non hanno combinato un cacchio. E come il portiere Zamora prima dei rigori li guarda in viso e sa già che gli passeranno la palla docile tra le braccia. La faccia poi, dopo il lifting, risponde meglio ai sentimenti. Quando parla della tragedia asiatica, essa si rimpicciolisce e gli occhi comunicano compassione. Se poi parla dei suoi capelli, è fantastico: magari il Pil ricrescesse meravigliosamente come loro, che vengono su persino biondi, miracolo. Eh sì, siamo tutti bravi a prendere in giro Berlusconi quando non c’è. Sulla pagina scritta siamo fenomenali. Poi, dal vivo, vince sempre lui.

   By Tyler martedì 01 marzo 2005 - 10:22

(:@) Sono commosso :metal:

Se l'hai scritto tu sei davvero un idolo, cmq grande =x)

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:):(:C:O8-O8o(:@):D:\;-f=x):|;)8-);?;P:P;.:fuck::doh::ciao::ehm::suicidio::metal:

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