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MAI DIRE NET Forum: ::= MASSACRO POLITICO =::: Siamo tutti capitalisti
   By Asserac (212.216.245.234) giovedì 20 settembre 2001 - 04:22

siamo tutti capitalisti, è vero o no? chi no è daccordo ci pensi un po' su...

   By Bart (207.203.222.34) giovedì 20 settembre 2001 - 04:45

meglio! almeno alcuni sono ricchi.

   By Metroidx (62.211.45.159) giovedì 20 settembre 2001 - 12:32

Io vorrei essere un capitalista,mi piace il capitalismo

   By Bart (207.203.222.34) giovedì 20 settembre 2001 - 16:25

Maddai meglio essere tutti poverii come nei paesi comunisti. Prendere 20mila al mese, se sei ricco sfondato.
Bleah :\
Viva i soldi, viva il capitalismo, viva la destra, voglio fare un tuffo in una piscina di gettoni d'orooo, voglio avere la cacca di platino, voglio pisciare vino del 1880, vivaaaaa lass vegaaass

   By Liño (212.171.30.206) giovedì 20 settembre 2001 - 23:58

Vabbeh... cercherò di essere serio.

Il capitalismo è l'attuale regime dei nostri stati.
In italia è un po' frenato dalla chiesa, la sinistra, i nostalgici fascisti e/o monarchici e chi più ne ha ne metta.
In questo quadro però ardirei sentenziare che l'Italia è la nazione più interessante da studiare sociopoliticamente.
Ci sono un sacco di contrasti e contraddizioni tali che nella vita di tutti i giorni sono la assoluta normalità.
E questo fa pensare... forse la vita non è una grande società perfetta ed ordinata ma molto più probabilmente quella che è sempre stata cioè: caotica.
In un tale marasma neanche i potenti come Agnelli riescono a controllare tutto e tutti... sfugge sempre qualcosa anche di importante per i loro interessi.
Allora io dico: abbiamo proprio bisogno del capitalismo in tutto e per tutto?
Possibile che l'essere umano dotato di grande intelligenza e creatività dopo aver scoperto ed inventato miracolose realtà non sia in grado di intravedere una possibile alternativa a quello che oggi stiamo vivendo?
Non che sia tutto brutto s'intende ma perché non migliorarsi?
Ad esempio: la pubblicità è l'anima del commercio. Va bene ma... se si ha bisogno di imbrattare le città di cartelloni e scassare i timpani di tutti per indurre con tutti i mezzi possibili i cittadini ad acquistare qualunque cosa anche la più inutile e costosa, significa che dobbiamo per forza bruciare più risorse di quelle che possediamo perché nella natura non è previsto il consumo abnorme di inutilità su tutto il territorio abitabile a meno che... le risorse non le si estorcano direttamente da altre zone lasciano NEANCHE le briciole ad altre popolazioni più deboli.
Senza voler fare del buonismo... comunque queste popolazioni non sono e non saranno sempre disposte a fare la parte dei tonti per cui un giorno o l'altro ce la faranno pagare e pagheranno quelli che avranno solo la colpa di essere i figli e nipoti dei veri colpevoli.

Scusatemi tanto ma... fare della pubblicità su richiesta pare tanto dannoso?
Se io ho bisogno di qualcosa me la vado a cercare su un database (che può essere pagine gialle, internet, cataloghi) dove c'è l'elenco più aggiornato con le varie descrizioni anche multimediali.
Se invece non mi fotte nulla delle scarpe Nike o delle caremelle Smeralde sarei più contento vedere le risorse di carta, inchiostro, colla, manodopera, riprese, montaggi, ecc. risparmiate per essere spese in qualcosa di più utile.

Se tutti fanno così non significa che tutto il mondo sia obbligato a fare altrettanto... chi non ha il coraggio di scegliere strade non conformiste non è necessariamente uno dei migliori... anzi la storia spesso ha dimostrato il contrario.
E ALLORA PERCHE' IN ITALIA (ANCHE IN EUROPA) SI VUOLE PERSEGUIRE GLI STESSI SCOPI DELLE ALTRE NAZIONI COME U.S.A. & C. SENZA INVECE PENSARE DI UTILIZZARE (E NON SFRUTTARE FINO AD ESAURIMENTO) LE NOSTRE RISORSE CHE SPESSO SONO UNICHE E INVIDIATE?
Vedi: Turismo, Patrimonio naturalistico e artistico, Prodotti tipici nostrani alimentari e non, Ricostituzione dell'industria tecnologica essenziale, Rendersi energeticamente indipendenti...

Lo so che sembrano sogni... ma si possono avverare più di quanto si possa immaginare anzi... sono possibili realtà... dipende da noi se realizzarle.

   By Anarkist (212.216.203.179) venerdì 21 settembre 2001 - 09:34

Il capitalismo funzionerebbe alla grande SE:

1)TUTTI disponessero di un capitale iniziale (oooops...ho una grandissima idea, però chi me li dà i soldi per realizzarla?)

2)TUTTI partecipassero in proporzione al loro lavoro ai profitti.

3)Il meccanismo produttivo fosse finalizzato alla realizzazione di oggetti e NON al profitto.

Una roba più in funzione dell'uomo, non il contrario!

   By Chanel (62.98.29.192) venerdì 21 settembre 2001 - 15:17

co m'è come non è mi tocca essere per forza produttiva... ma non posso proprio fare la muffa? Semmai in una delle vostre società possibili mi tenete come specie rara o esempio da non imitare... :)

   By Asserac (212.216.245.205) sabato 22 settembre 2001 - 02:22

allora sarebbe meglio chiedere : TU sei capitalista?

   By Limick (195.223.140.122) lunedì 24 settembre 2001 - 13:28

L'italia non e' un paese molto pronto a premiare chi produce qualita'.. si compra molta roba e a basso prezzo (economica) pensando che il valore aggiunto della roba che costa di piu' sia solo pubblicita' o sovraprezzo ingiustificato.. per questo credo che investire in oggetti ad alta qualita' non sempre e' un business.
Se la gente chiede cose futili o di costruzione economica e quindi a basso prezzo va accontentata.. e' una legge di mercato.
Il mercato lo fa la gente le aziende possono al massimo proporre delle "mode" che magari attecchiscono facilmente in un popolo non pienamente maturo come ritengo lo sia quello italiano.. non per offendere.. possiamo sempre migliorare..
Oppure c'e' la liberta' di non partecipare al gioco produttivo.. ovvio che non si puo' avere la botte piena e la moglie ubriaca... :) quindi poi pretendere di avere le stesse condizioni di vita di chi lo fa..
Io nel mio piccolo reinvesto tutto quello che e' il mio profitto:
1) per migliorare le condizioni del mio lavoro (visto che e' la parte piu' grossa di tempo che impiego)
2) per poter nel tempo che dedico piu' strettamente a me stesso avere quello che mi serve per la mia formazione personale compresi gli hobby.
3) per sopperire (o meglio.. tutelarmi.. incredibile!) alle inefficienze dello stato in caso di sfighe di tutti i tipi.
4) per partecipare a quelle che sono secondo me le giuste cause.. politiche o sociali che siano..
5) poi c'e' una piccola parte che butto a fondo perduto per idee sbagliate, tentativi non riusciti, ma questo e' il fondo straordinario che ho chiamato "il peccato piu' grande e' non provarci" :)

   By Tads (62.205.130.213) lunedì 24 settembre 2001 - 23:34

lino... il conformismo non esiste, nella sua applicazione pratica intendo, infatti è più semplice definire un'anticonformista che un conformista, il conformista è forse quello che vive nelle regole? quello che rispetta leggi, norme, doveri ecc.? ...beh... io la chiamo persona normale. Ogni essere umano ha il diritto di adoperarsi per migliorare la propria vita, rispettando le leggi e lavorando onestamente... per favore non tirare fuori berlusca o mcdonalds... restiamo in italia...

Limik... il mercato funziona in modo diverso, le aziende non propongono mode che magari attecchiscono... le aziende propongono prodotti che la gente vuole, le mode sono solo la realizzazione dei desideri/bisogni/fantasie che emergono attraverso sondaggi, area-test, ricerche di mercato e altro
i veri creativi sono i consumatori.

Il capitalismo è produttivo per definizione, per diventare capitalisti bisogna sempre investire gli utili ed allargare il proprio raggio d'azione, oltre che diversificare i rischi d'impresa, questo significa creare nuove opportunità di lavoro, nuove carriere, nuove aziende, movimentazione di danaro che viene inevitabilmente trasformato in benessere, tanto per capirci... se gli sceicchi arabi, anzichè sperperare fortune immense in lussi e smargiassate epiche avessero destinato una parte dei proventi petroliferi in aziende, in tecnologia, nella ricerca e nella produttività, come farebbe un capitalista doc, forse oggi non ci sarebbero certi problemi... anzi, senza forse.

tanto per anticipare prevedibili post, so benissimo che questo è l'aspetto nobile della cosa e che non sempre funziona così... ma è cmq l'unica via... da correggere, da migliorare, da modificare... ma pur sempre l'unica via.

   By Liño (213.45.244.214) martedì 25 settembre 2001 - 02:54

Concordo con Anarkist... solo un appunto: in Italia per avere finaziamenti su un'idea bisogna essere parenti o amici di qualcuno potente che ti raccomandi.
In USA non sempre funziona così, se riesci a convincere i finanziatori loro TI finanziano e TU realizzi il progetto.
Da noi al massimo se un'idea funziona te la fanno realizzare ma solo per conto di qualche LORO amichetto... dicesi MAFIA.
Questa potrebbe essere una delle ragioni per cui il "capitalismo=benessere per chiunque produca" non sia realtà, almeno in Italia.

Per Tads... non ho capito la tua risposta sul conformismo.
Poi... se gli sceicchi arabi non investono i loro utili può essere anche a causa della pessima educazione culturale che hanno ma non dimentichiamo che i nostri predecessori hanno gravi responsabilità politiche.
"ma pur semre l'unica via".
Non sono daccordo, è come dire che l'unica fonte esistente di energia è il petrolio. NIENTE DI PIU' FALSO. E' la politica delle lobby multinazionali petrolifere che obbligano TUTTE le nazioni a bruciare petrolio e non altro.
QUESTO E' ORMAI ASSODATO.

Ammetterete che sia assurdo pensare di fare la guerra contro i fantasmi del terrorismo, il quale esiste ma non è identificabile in una nazione, e non contro lo strapotere delle lobby petrolifere che distruggono la nostra salute e risorse. La tecnologia teorica c'è da almeno mezzo secolo e solo oggi la si realizza con molta timidezza.
Per fare un esempio: come mai d'improvviso le batterie dei GSM diventano ogni anno sempre più capaci?
Allora quando serve agli interessi di pochi potenti le batterie capaci le si costruiscono... pensate se si fosse cominciato qualche decennio fa... a quest'ora nelle nostre città non sentiremmo neanche il più piccolo motorino a scoppio. Per non parlare poi delle emissioni inquinanti...

E questo lo chiamiamo progresso? Ma per chi? Forse per coloro che c'hanno i soldi da permettersi le ville in collina o in zone riservate ma gli altri? Mi vedo poi la figura del piccolo imprenditore che asfissia e rincoglionisce in mezzo al traffico come tutti gli altri poveri cristi convinto che questa sia l'unica strada... se qualcuno ci vedesse da fuori... poveretti!

Nessuno comunque mi ha ancora risposto sulla questione della trash-reclame di cose non utili o peggio ancora non desiderate!

   By Anarkist (212.216.203.190) martedì 25 settembre 2001 - 10:14

Vi è una grande contraddizione di fondo nel capitalismo (e come tutte le dottrine che vengono dal cristianesimo non poteva essere il contrario :|) :ma bisogna puntare al profitto o alla realizzazione di beni?

Nel primo caso, un industriale non è molto diverso da un narcotrafficante (tutti e 2 fanno profitti, tutti e 2 rispettano le leggi dei paesi dove agiscono...:|)

Nel secondo caso ok, non chiedo di meglio, purchè sia fatto con intelligenza.

Poi bisogna intenderci sul "venire incontro ai desideri della popolazione"...un'azienda di telefonia cellulare che propone prezzi vantaggiosi E' "andare incontro ai desideri della gente", il merchandising sul Grande Fratello è "prendere per il culo la gente". Troppo semplice trincerarsi dietro un "è quello che vuole la gente" (sempre il solito discorso...c'è anche gente che vuole l'eroina...:|).

Per me vale il principio che applico in tutte le circostanze...il capitale al servizio dell'uomo, NON il contrario.

Liño, con calma! Il discorso è mooolto più complesso!

Cmq per quanto riguarda la questione roba inutile e non desiderata, consiglio a tutti "Karl Marx, Il Capitale, Libro Primo, capitolo Nonmiricordo: Il feticismo della merce". E'un discreto punto di partenza... (e a quanti tireranno in ballo Stalin consiglio molto vivamente anche la lettura degli altri capitoli...;))

   By Tads (62.205.130.202) martedì 25 settembre 2001 - 10:49

Lino... tu soffri di autolesionismo

qualunque cosa succeda, ovunque succeda, in qualsiasi momento è successa, succede o succederà... immancabilmente la responsabilità era, è e sarà nostra... ma che stiamo dicendo??

gli arabi non hanno investito e prodotto per colpe dei nostri predecessori? ma che vai dicendo? gli arabi non investono perchè non hanno interesse a far progredire il loro popolo, gli arabi non hanno interesse a far uscire i sudditi dal tunnel, gli arabi non hanno nessuna intenzione di dividere con il popolo anche una minima parte del benessere... questa è la situazione... che cazzzo di colpe hanno i nostri predecessori???

esistono popoli che vivono in modo sbagliato solo ed esclusivamente per colpe loro che non riguardano nessun altro, fattene una ragione, l'occidente ha delle grandi responsabilità e gravi colpe... ma attribuirgli tutto e sempre è un errore ancora più grave.

1) in italia è più difficile avere finanziamenti per le nuove idee? è tutta una mafia? DOCUMENTATI SULLE LEGGI IN VIGORE DA ANNI CHE RIGUARDANO L'IMPRENDITORIA GIOVANILE, SONO LEGGI ITALIANA ED EUROPEE CHE FUNZIONANO BENISSIMO, ESISTONO ANCHE SUB SOVVENZIONI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI, SONO FONDI RESTITUIBILI A TASSO ZERO, A TASSI MINIMI E SPESSO SONO SOVVENZIONI A FONDO PERDUTO. A QUALCUNO CONTINUA A SFUGGIRE CHE SIAMO IN EUROPA DA TEMPO E CHE QUESTA LEGGI ESISTONO DA ANNI.

Anarkist... se non relizzi profitti non puoi ingrandirti, non puoi espanderti e non puoi creare lavoro e progresso, secondo te: un imprenditore cosa dovrebbe fare dei sui utili? metterli sotto il materasso e mantenere la stessa operatività oppure investire in altre imprese o allargare la propria?

nel primo caso sarebbe destinato a fallire, nel secondo sarebbe un capitalista che crea posti di lavoro, progresso, benessere.

   By dariuzzo (62.211.242.158) martedì 25 settembre 2001 - 14:09

tads esiste la teoria del bisogno indotto, che con un ritocchino dovrebbe mettere tutti d'accordo: puoi indurre la gente a desiderare qualcosa di cui in realtà non gliene fregherebbe niente + ci sono novità che cambiano i gusti perchè sono valide o utili + le condizioni socio\economiche variano e fanno variare anche il tipo di consumi = una parte del consumo è "naturale" un'altra parte è "indotto".

il conformista è chi si appiattisce sulle posizioni della maggioranza perchè è più comodo di portare avanti idee proprie e per essere accettato dai più. l'essere "normale" è un po' diverso come concetto.

per il discorso "imprenditoria giovanile ecc." secondo me tads vive nel triveneto e lino nel sud, ci ho preso?

d'accordo con tads sul ruolo del capitalista, ma la legge del profitto non può essere l'unica. ce ne vogliono moooolte altre per fare in modo che non si traformi nella legge del più forte tipo darwin. anche perchè non si parte tutti dallo stesso livello e quindi l'idea che il mercato sancisce la "sopravvivenza" viene invalidata dal fatto che chi ha più mezzi e più risorse in partenza riesce a soffocare gli altri (es. classico bill gates). quindi?
ok profitto, ok capitale perchè si è visto che finora è l'unico modo per far arricchire effettivamente tutti ma con molte regole e paletti per evitare che si trasformi in giungla selvaggia con effetti contrari a quelli auspicati (meno lavoro, pochi ricchi molti poveri ecc.). al buon cuore dei politici del mondo.

   By Tads (62.205.130.9) martedì 25 settembre 2001 - 22:37

dariuzzo... condivido quasi tutto, il bisogno indotto è il punto di forza della grande distribuzione, per fare un esempio, ma il discorso sulla creazione del bisogno e sul soddisfare le esigenze esistenti è diverso.

il conformista (preciso che non mi ritengo tale) spesso è colui che non può fare diversamente oppure che si identifica pienamente al verbo della maggioranza.

...io e lino siamo di torino...
le leggi che ho menzionato valgono per tutta l'europa, sono tantissimi i miliardi in sovvenzioni che non arrivano in italia per mancanza di richieste, sembra assurdo ma è così, esistono molte leggi minori e locali che aiutano i giovani imprenditori anche con esigenze minori (qualche decina di milioni) credo sia necessario essere sotto i 30 anni ecc. ecc.

come tutto... anche il capitalismo ha pecche e lacune nonchè distorsioni di interessi, basta considerare le OPA per rendersene conto, cmq io la vedo come l'unica strada per il progresso ed il benessere...!

   By Limick (195.223.140.122) mercoledì 26 settembre 2001 - 01:16

Diciamocelo anche chiaro.. non e' che tutti poi abbiano idee e voglia da mettere in campo.. rischiare non piace a nessuno ne tantomeno sbattersi troppo.. cio' e' comprensibilissimo visto che sicuramente cmq quando vengono fatte leggi che potrebbero favorire un minimo di imprenditoria si grida subito allo scandalo e al favoreggiamento a berlusconi... ai "padroni"... (non si sa bene di che cosa).
La legge tremonti ne e' una prova tangibile.
Purtroppo la contradizione e' che creare "padroni" vuol dire creare posti di lavoro..
Molto piu' facile anche se lo ritengo un po' vigliacco e controproducente detassare certe cooperative consolidate e datate.. li' non c'e' un padrone ma tante bande di schiavi consenzienti, soddisfatti.. e coalizzati :) :)
Il principio del cooperativismo potrebbe anche essere giusto.. non vedo perche' debba essere cosi' vantaggioso..
Per quello che riguarda Bologna andai qualche anno fa in regione a chiedere informazioni dettagliate riguardo a un progetto di archiviazione elettronica di documenti (progetto steso con altri 3 eventuali soci con tutte le analisi necessarie).. lo statalone di turno mi ha indicato una parete di fascicoli senza neanche guardare "il mio capolavoro" e invitato a consultare quello che mi interessava.. per la serie "arrangiati!".. ci ho anche provato ma era documentazione talmente tecnica che faceva riferimenti a leggi decreti e modifiche che penso non ci fosse scampo per un comune mortale.. ho protestato (pacificamente giuro!) mi hanno detto che c'era un azienda di consulenza di Milano che a pagamento poteva darmi una mano.. e ancora una volta ho dovuto pensare che potevo contare solo su di me :(

   By Pugnodiferro (62.98.188.234) mercoledì 26 settembre 2001 - 01:51

A me è successo qualcosa del genere quando ho
chiesto informazioni alla sede della Regione Sardegna
riguardo ai contributi a fondo perduto (allora erano al
90%) sulla legge 44 per l'imprenditoria giovanile: un
tipo poco collaborativo mi ha liquidato con due parole e
con un modulo che non c'entrava una mazza...
purtroppo qui è complicatissimo ricevere i
finanziamenti e l'erogazione è talmente lenta che alla
fine decisi di non presentare la richiesta.
Poco dopo successe tutto un macello riguardo al fatto
che i contributi scesero dal 100% all'80%, poi al 60%,
lasciando le imprese giovanili incasinate...
Secondo me la CEE dovrebbe erogare direttamente i
contributi senza intermediari (Regioni e altre istituzioni)
perchè purtroppo ci sono delle realtà politiche e
burocratiche ben note che lungi dal favorire le imprese
(giovanili o meno) le ostacolano sistematicamente.

   By Anarkist (212.216.203.236) mercoledì 26 settembre 2001 - 17:45

A me è andata (quasi) meglio. Eravamo 5 amici, con qualifiche e conoscenze varie (il cooperativismo funziona solo così, tutti allo stesso livello e nessuno che comanda), e c'eravamo messi in testa di aprirci una piccola casa discografica (da me non c'è un tubo di organizzazione concerti,in compenso ci sono un casino di gruppi). Ci mettemmo d'accordo, sbattemmo la testa qua e là per un paio di mesi, e secondo i nostri calcoli dovevamo beccarci, se tutto fosse andato bene, 250 cucuzze di finanziamento (50 milioni a testa) una volta presentato il progetto. Ahimè, il finanziamento di 50 milioni è a PROGETTO e non a PERSONA, quindi forse ci davano 50 milioni (dilazionati in 5 anni, e 20 da restituire, sia pure a interessi agevolati). Ce li saremmo pure fatti bastare, senonchè solo la SIAE si ruba 15 milioni di permessi e tasse varie...

P.S.: per capire come funzionava la cosa uno dei miei amici (laureato in giurisprudenza a 23 anni con 110 e lode, attualmente assistente universitario per la cattedra di diritto amministrativo) ci ha messo 2 settimane.

Come era quel discorso sul favorire l'imprenditoria?

Tads, intendevo un'altra cosa...se per realizzare profitti devi calpestare le persone, non è molto utile, no? Sul benessere sono al 90% d'accordo con te, ma il discorso sarebbe molto più lungo e complesso.
Il capitalismo (per tacere del liberismo) così come è concepito tende a favorire i pesci grossi e a divorare i piccoli (quando ai piccoli è concesso di entrare in gioco).
Se fosse tutto a misura di pesci piccoli sarebbe il paradiso in terra.

Il bisogno indotto è la più grande offesa all'umanità dopo il fondamentalismo religioso.

   By Joker venerdì 02 aprile 2004 - 16:53

Il capitalismo e' la soluzione migliore infatti:

1) se alcuni sono ricchi e altri poveri
i ricchi posso aiutare i poveri, (piu tasse per loro, donazioni, ecc) e il paese avanza.

2) Tutti ricchi e' impossibile. Nessuno lavorerebbe, il paese non avanzerebbe.

3) Tutti poveri e' possibile. Ma poi, chi li aiuta? il paese non avanza.

quindi abbasta con sto comunismo.
Votate me, PCS partito capitalista destrorso. Il mio simbolo e' un gruzzolo di soldi in mano ad un orso.

   By Wasabi lunedì 05 aprile 2004 - 10:48

(:@)(:@)(:@)(:@)(:@)(:@)(:@)(:@)
soprattutto il punto 1 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

   By Luna lunedì 05 aprile 2004 - 11:01

joker sembri robin ud quando parli così:D

   By Tyler lunedì 05 aprile 2004 - 13:34

Io lo voto, anche il logo mi piace :D

   By Highrise lunedì 07 agosto 2006 - 08:41

http://www.disinformazione.it/
togliere_pane_agli_affamati.htm

lo sapevate che i contributi per l'agricoltura finiscono nelle
tasche delle multinazionali? e non solo...

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