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MAI DIRE NET Forum: ::= MASSACRO POLITICO =::: idea politica favorevole per i tempi correnti

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) lunedì 21 gennaio 2002 - 01:17

Tepa, mi sorge un dubbio: non ci sarà un pelo di sarcasmo? :D

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) lunedì 21 gennaio 2002 - 01:30

Anche xché sarebbe poco simpatico da parte tua! :\

   By Tepa_Sport (162.83.130.231 - 162.83.130.231) lunedì 21 gennaio 2002 - 01:47

sarcoma a me?!?!

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) lunedì 21 gennaio 2002 - 16:56

Ma questo come parla??? Aiuto! :D

   By Tepa_Sport (162.83.130.231 - 162.83.130.231) lunedì 21 gennaio 2002 - 18:00

Ue` bada a come peli !!

   By Gufo (155.185.64.59 - 155.185.64.59) lunedì 21 gennaio 2002 - 18:38

Ok Iaia bimba, 6 perdonata. (Ma l'avrà poi fatta, Marcuz, la faccina che manda bacini? :|)

Inoltre condivido appieno il tuo post, manca la cultura giuridica, che non si riesce a far apprendere alla gente, forse perchè non esiste ancora la sensibilità di appartenere ad un unico stato, voglio dire, ci regoliamo i fatti come vogliamo noi, al limite ci facciamo pure giustizia da soli, non siamo molto contenti quando dobbiamo andare a perorare le nostre cause ad un tribunale pubblico. Al sud questa mentalità è molto più accentuata che al nord, ma ho cominciato a nutrire i primi fondati sospetti con la nascita della lega nord... :|

Nick, lungi da me di volerti dare del comunista, però continuo a non capire la sottigliezza del tuo discorso < produco per me (mi sa tanto di produzione per l'autoconsumo tipo kibuttz...), poi se piace viene il tornaconto... >;.
Scusa, ma è troppo astratto per me, ma non voglio farne una polemica. :)

Quanto alla cultura letteraria, ho deciso di lasciarla per tempi migliori, e mi sa che cercherò di scrivere qualcosa riguardo la cultura scientifica.

Diciamo che c'è stato un periodo, non a caso chiamato rinascimento, in cui è rinata la scienza, se ne sono poste le basi logiche e epistemologiche (spero che il suo reale significato sia quello che ricordo... :|), per esempio nel concetto galileiano di ripetibilità degli esperimenti, nello svincolare la filosofia dalla religione e fondarla su assiomi di procedura logica come faceva già aristotele eccetera.
Si è riusciti a slegare cultura scientifica dalle catene della religione, che con la scienza non è mai andata molto d'accordo perchè contraddiceva molti dogmi importanti.
Da allora la scienza come settore dell'attività umana ha conosciuto uno sviluppo irrefrenabile e esponenziale.
Quanto mi preme specificare riguardo questa cultura scientifica italiana, non è solo la passione e l'impegno degli italiani nella scienza, ma anche lo stato del dialogo fra scienza e etica.
Riguardo al primo putno, anche se sembra che tutti i nobel siano americani, inglesi, e pochi italiani e oramai vecchi (dulbecco, montalcini), e che nessun nobel sia mediorentale, e che sembri che le nostre menti se ne vadano in america per fare ricerca, tuttavia va detto che mi sembra che le nostre facoltà preparino e formino dal punto di vista teorico molto di più di quele estere.
Chi lavora all'estero fra i miei conoscenti laureati in materie scientifiche, mi dice spesso che gli americani sono fatti per la catena di montaggio, non hanno duttilità richiesta ad un ricercatore e scienziato.
Poi le nostre facoltà magari difettano dal punto di vista degli anni impiegati, del contatto con la realtà aziendale, tecnica, o altro, ma dal primo punto di vista direi che la nostra fucina di menti nonva male, e se qualcuno dice di si è perchè ha visto il problema sbagliato, o perchè si è messo intesta che prima potrà succhiarti la vita in fabbrica, meglio sarà èper lui (vedi burluskaiser e moratti).
Quanto al secondo problema, mi sembra che qua in italia il dialogo scienza-etica si impantani molto spesso. E' una fortuna che esista, perchè non gradirei stare in america o in inghilterra o cina o giappone o israele dove per esempio la clonazione o in generale l'ingegneria genetica sono lasciate in balia della volontà dei privati in un vero far west dove anche pazzoidi come severino antinori o quella setta di mattoidi vogliono clonare un uomo, oppure dove si può immettere nel mercato sostanze geneticamente modificate prima che siano certe le prove sulla loro rischiosità o meno per la salute.
Il problema è che c'è troppo interesse a farne un problema sommerso, non in "pasto" al pubblico come democrazia vorrebbe, farne un problema di lobby, scientifiche, imprenditoriali e cattoliche.
Oppure c'è l'interesse di zittire il problema, rinviarlo perchè pesta troppi piedi, richiede di mettere troppi dubbi, domande e perplessità nella testa della gente sonnacchiosa, un pò come l'eutanasia che Iaia ricordava.
Qua il problema sfora nella cultura politica anche, ma rimane un problema di quali sono i limiti della scienza, e qua in italia non se ne parla mai.

PS: ancora un pò che sparo sull'italia e credo che il sisde aprirà un fascicolo su di me come elemento eversivo... :|
Fatemi gli auguri, se sparisco avvertite voi mia madre :D

   By Stan (151.30.133.182 - 151.30.133.182) lunedì 21 gennaio 2002 - 19:02

Oo

   By Stan (151.30.133.182 - 151.30.133.182) lunedì 21 gennaio 2002 - 19:08

Ehm....8o...scusate

   By Tepa_Sport (162.83.130.231 - 162.83.130.231) lunedì 21 gennaio 2002 - 21:24

Secondo me Gufo, anche te potresti apportare
un
contributo notevle alla programmazione in
Java!
Why not?!?!
:D

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) martedì 22 gennaio 2002 - 00:09

Ma stu ammericano ha proprio deciso di azzannarci ai maroni... (:@)
Sai che ti dico Gufo... tutto questo disinteresse, queste manifestazioni di noia, questi inviti a darci altro da fare nella vita... che quadro ti danno dell'interesse medio x la cultura nel nostro paese (e pure in quello ammericano)? Io direi + o - 8o

   By Tepa_Sport (162.83.128.154 - 162.83.128.154) martedì 22 gennaio 2002 - 06:35

Vegggetariano fui
Nick: braccia rubate a java
:D

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) martedì 22 gennaio 2002 - 18:44

Sì, nei campi di caffè... :D

   By Tepa_Sport (162.83.128.154 - 162.83.128.154) martedì 22 gennaio 2002 - 18:51

kimbo manolesta

   By Gufo (155.185.64.62 - 155.185.64.62) venerdì 25 gennaio 2002 - 16:43

già, in effetti....
o la gente che viene in mdn lo fa eslusivamente per distrarsi un pò, ma poi te la mena che è capace di andare oltre al surreale o al banale, oppure effettivamente la cultura... 8o.... scusate, dicevo.... 8o..... no non c'è nulla da fare... mi avete contagiato... 8o

Mi sarei potuto mettere a disegnare faccine con il GIF animator, ma ho il programma nel computer di casa, e cmq non avrei sicuramente il tempo, e la voglia di farlo (mi sono già stressato abbastanza quando ho costruito il sito per il mio ex gruppo).... 8o

   By Tepa_Sport (162.83.128.154 - 162.83.128.154) venerdì 25 gennaio 2002 - 17:22

beh il tuo post/assolo era necessario...ora lassace dormi`
(:@)

   By Stan (151.30.164.149 - 151.30.164.149) venerdì 25 gennaio 2002 - 19:11

Altrimenti Gufo, te ne intendi di Java che c'è un ragazzo che ne ha bisogno ? (:@)

   By Tepa_Sport (162.83.128.154 - 162.83.128.154) venerdì 25 gennaio 2002 - 23:34

'aggiajava`!

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) sabato 26 gennaio 2002 - 02:00

Porcaccia miseria, adesso ricomincio daccapo e lo faccio in perl! :P

   By Tepa_Sport (162.83.128.154 - 162.83.128.154) sabato 26 gennaio 2002 - 05:21

ole`!

   By Gufo (213.45.171.11 - 213.45.171.11) giovedì 31 gennaio 2002 - 10:46

Mi dispiace, ma dopo attenta riflessione ho deciso che terrò questo topic vivo anche se solo per il sottoscritto se necessario, perchè è un invito a formulare in maniera compiuta e la più sintetica possibile alcune idee che mi frullavano per la testa da un pò di tempo. Diciamo da quando Berluska ha sparato quella storia della superiorità dell'occidente e molti ci si sono sciacquati la bocca senza avere la più pallida idea di cosa stavano dicendo.
Se interessano i miei assoli sono contento che qualcuno li legga, ma se non interessano non faccio violenza a nessuno perché li legga, magari stanno lì, come Umim e Tumim (i cristalli de “l’Alchimista”). Sia chiarissimo che non faccio polemica con nessuno, questo è uno spazio libero in cui si scrive ciò che si pensa, no?
Ergo....
Ho pensato molto attentamente al problema della cultura religiosa, sempre consapevole che sto giro mi mettevo in possibili problemi, dato l’argomento.
Mi sono anzitutto chiesto che cos’è la cultura religiosa: certo non è la fede, in un qualsivoglia d io o religione, bensì l’attitudine, tipica, forse peculiare esclusivamente della specie umana, a porsi LE domande, quelle ultime, quelle che in genere non hanno risposta, e per le quali io mi ritengo agnostico e laico: cosa è la vita, cosa la morte, cosa l’amore, cosa il dolore, o più semplicemente “perché? ” .
Sembra che una volta, e specialmente in alcune civiltà queste domande fossero così pressanti, così permeanti la vita anche quella quotidiana che difatti noi indichiamo quelle civiltà come le più illuminate del passato: indù, ebrei, egiziani, greci, gli europei cristiani, gli ottomani, lo zen giapponese, il buddismo tibetano.
Alcuni dei personaggi più amati della letteratura mondiale si pongono proprio queste domande: Siddharta, Boccadoro, Santiago, Vasudheva.
Oggigiorno si sente dire che c’è un ritorno alla spiritualità, ma la mia opinione personale è che tutta la new age, il buddismo tantrico, il rinvigorirsi dello spiritismo e della magia e delle sette siano più manifestazioni di ricerche edonistiche, degne più di una palestra di fitness che di un rifugio spirituale dove meditare, ovvero, nel più tragico dei casi, quello dove fioriscono la ciarlataneria, e il raggiro, la circonvenzione, lo sfruttamento e l’estorsione, ovvero nel più tragico dei casi riflettono un problema profondissimo di sradicamento, di perdita irrecuperabile, per le quali la nostra era non lascia mezzi di risoluzione.
Mi spiego: la nostra era ci insegna a essere efficienti il più possibile sul lavoro, ci spiega come fare, come risolvere, ma tutto in un’ottica tecnica, poi ci bombarda di immagini, di stereotipi, e manchiamo di una cultura della sessualità, manchiamo di insegnamenti civici, come ho già detto, difettiamo orribilmente di una serie di “ammortizzatori” per resistere e ribattere alle tantissime crisi spirituali che capitano durante la vita. Siamo abituati al benessere, al consumismo edonistico che assomiglia certe volte più ad una panacea che ad un bisogno materiale vero e proprio.
Non voglio dare la colpa al capitalismo, anche se ovviamente questa filosofia di vita ha dato un importante spintone, insieme all’opinione che con la nascita delle moderne democrazie liberali è venuto meno il bisogno di credere in un aldilà ipotetico.
Esiste in Italia ancora un luogo, una cerchia di persone che questi problemi li sa affrontare, sa cosa vuol dire meditare profondamente di questi problemi, esiste un Boccadoro, un siddharta, che per dare risposte hanno messo in gioco la propria vita?
Non lo so, o meglio, una volta pensavo di saperlo, e di sapere che era sì, ma poi è successo qualcosa, e quando mi sono scottato ho evitato di avvicinarmi di nuovo al fuoco.
Credo che ci sarebbe il bisogno di una riscoperta spirituale, ma non à là new age, bensì riconoscendo che siamo deboli e indifesi di fronte alle grandi domande, e che non possediamo quelle qualità spirituali (quali fortezza, costanza, caparbietà, anche una corazza di una certa qualità, oggi diremmo “il pelo sullo stomaco”) per porci e cercare di rispondere cercando dentro di noi, non fuori, sperando, confidando, svendendoci al primo maghetto brasiliano televisivo.
Se poi qualcuno mi chiede di indicare una soluzione, bhè qua cade l’asino perché ovviamente in Italia imperante è il cristianesimo, mentre io sto ovviamente facendo un discorso generale, di cultura, e invece si perderebbe tempo a rompere le balle con i soliti, inutili, tediosi discorsi sul primato del cristianesimo, sul suo ritorno, sull’ipocrisia di questo discorso, :|8o….

   By Gufo (155.185.64.59 - 155.185.64.59) lunedì 04 febbraio 2002 - 14:21

Mi arrendo, Tepa, se non mi indichi cosa non ti è chiaro, oppure cosa nel mio discorso non fila, non capirò mai cosa c'è che non vada.
A me sembra piuttosto chiaro.
Certo, sempre che qualcuno si sia mai posto questi stessi dilemmi. Non si può sperare di capire certe cose se non si è mai posti problemi di questo tipo. Sarebbe come voler tenere un comizio sulla poesia ermeneutica senza aver mai letto nulla di letteratura contemporanea.

   By Iaia (62.211.36.110 - 62.211.36.110) lunedì 04 febbraio 2002 - 22:35

poesia ermeneutica?!?
io ero rimasta alla poesia ermetica....
ma che roba è? mi ricorda l'ermeneutica nel diritto
:(
io però so di non sapere... :D

   By Eppiosan (195.103.207.231 - 195.103.207.231) martedì 05 febbraio 2002 - 00:59

cos'è sta cosa.. si mangia???
:D :D :D

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) martedì 05 febbraio 2002 - 01:13

Gufo, sappi che io sarò sempre a leggere ogni tua farneticazione! :)
Provo, brevemente, ad aggiungere le mie riflessioni, e se qualcuno penserà che ho sicuramente di meglio da fare, rispondo che domani ho un esame e quindi devo distrarmi! :D
Credo che tutto si possa ricondurre a due modi sommari di vedere la realtà, quello religioso e quello puramente scientifico. Ora, la religione (e parlo di qualsiasi religione, dall'Islam al cristianesimo ai pagani greci a Manitù) si basa sull'inconoscibile, e richiede quindi alla persona di fidarsi ciecamente, senza poter provare nulla di concreto (sangue di San Genna' a parte :)). Ovviamente una visione di questo tipo è limitata x sua stessa natura, io posso tranquillamente credere che il segreto della vita si nasconda in qualcosa che non posso conoscere, resta il fatto che non ho nessun riscontro nella realtà, se dopo la vita ne esiste un'altra bene (si fa x dire, metti che sono cristiano e invece hanno ragione i musulmani, e io ho mangiato salame e mortazza tutta la vita e andrò quindi all'inferno), se non esiste pazienza, in un certo senso avrò sprecato parte della mia vita privandomi comunque di qualcosa (magari al salame rinuncio pure, all'alcol proprio no :D) e avrò creduto tutta la vita in qualcosa di inesistente. Personalmente, questa visione non mi convince.
Oppure potrei limitarmi al tangibile, e vivere da perfetto ateo credendo ciecamente solo nel principio di causa e effetto, ma sappiamo che la scienza non può, x sua stessa natura, rispondere a "certe" domande e chi la pensa diversamente forse questo non l'ha capito...
Anche questa è una visuale molto limitata...
Cultura religiosa dici, Gufo? Questa è qualcosa di + sottile e penetrante, non c'è modo di sottrarvisi... non è cultura, mi fa pensare + a "blob, il fluido che uccide" o "l'invasione degli ultracorpi";...
Butto lì un tema ultra-provocatorio... qualcuno sa spiegarmi xché tutta la civiltà, occidentale o orientale che sia, rifugge ad esempio l'incesto? Scientificamente ha una spiegazione: selezione naturale, bisogna variare il corredo genetico e quindi generare fra consanguinei non va bene... d'accordo, ma io chiedo: oggi si fa sesso solo x procreare? Evidentemente no, quindi è un retaggio religioso che funziona indifferentemente anche sugli atei... Ma che c'entra tutto questo? C'entra, xché la cultura religiosa è qualcosa di diverso dalla religione, e quando si parla di civiltà diverse la cultura religiosa è un bel discrimante... e xché si considera cosa vergognosa l'infibulazione e invece va benissimo la circoncisione? Xché non è offensiva nei confronti della persona? Io, se da bambino mi avessero tagliato un pezzo di... non sarei pieno di riconoscenza verso chi me l'ha fatto... xò quella la fanno gli ebrei, e non si può mica parlar male degli ebrei, meglio prendersela con i musulmani che fra l'altro ce l'hanno con le donne... Il senso della cosa? Una religione che taglia pezzi di carne ai bambini o alle bambine non può avermi come adepto... così come una che gli lava la testa appena nati (e se schiattassero prima peggio x loro) e qualsiasi cosa si appoggi a regole insulse e rituali ancora + insulsi, a sto punto meglio rivolgersi al Maestro do Nascimento, almeno diamo da mangiare a un extracomunitario...

   By Gufo (155.185.64.65 - 155.185.64.65) martedì 05 febbraio 2002 - 14:19

Ermeneutica.. ermetica....
Questo è il dilemma!
;.
(voce della coscienza) bella figura gufo, poi ti metti a fare il prof :|

Allora, forse mi è più chiaro anche il dilemma di tepa.
Il punto è che secondo me si può intendere con il termine "cultura religiosa" qualcosa che va al di là (o al di quà, non voglio offendere nessuno) della fede in sè (cristiano, mussulmano, indù...).
E' bensì una attitudine a porsi delle domande importanti e cercarne le risposte, o almeno provarci.
Questa attitudine, che è comune a tutte le religioni perchè ne è il fondamento, era ben presente in certe società del passato (israele, egitto, india, aztechi, maya, greci..mi scuso ma non conosco le religioni pre-islamiche africane e quelle australiane).
Vuoi che fosse così presente a causa del maggior pericolo e minor sicurezza di vita della gente, per le malattie, l'esposizione agli agenti atmosferici, ai capricci delle stagioni, ma è chiaro che in queste società ci fosse gente che cercava una risposta, anche spendendo la propria intera esistenza nella ricerca.
Oggi si può dire lo stesso per quanto riguarda l'italia?
Per me no, o almeno a me pare che questa attitudine, questa cultura di porsi le domande più importanti sia scemata: vuoi perchè abbiamo medicine, case confortevoli, lo stato di diritto, la scienza con le sue scoperte, oppure lavori che ci occupano tutto il tempo impedendoci anche quell'otium tanto amato dai latini, data la sua costruttività per lo spirito dell'uomo, o perchè abbiamo maturato una sorta di vanità anche nella religione, facendone una moda, oggetto del nostro consumismo.
Quale è il problema?
Il problema è che queste domande riguardano la nostra vita, sono essenziali, non possiamo ignorarle. Il peggio è che certe volte sono proprio gli eventi che ci costringono a cercare dele risposte (un lutto, una nascita, una sofferenza grande o particolare e chi + ne ha + ne metta) .
Quindi il punto cruciale è cercare di capire cosa si può fare per recuperare questa attitudine, e per far ciò, secondo me, non è necessario buttarsi a leggere a capofitto pagine e pagine di libri sacri, ma possibilmente imparare a cercare le risposte dentro di sè; ma questo comporta anzitutto grande concentrazione, rilassamento, essere centrati in sè (cose che un meditatore buddhista dovrebbe sapere bene... :|), molta onestà perchè non è bello accettare i propri difetti, riconoscere i propri errori, e perciò, come dicevo l'altra volta, "molto pelo sullo stomaco" .
Ma poi concludevo che, se anche si cercasse di avviare un discorso di questo tipo in italia, si scadrebbe nel solito tran-tran: "insegnamo il cristianesimo a scuola, introduciamolo come materia obbligatoria..... " , che è proprio quanto di più diverso ci sia da quello che si voleva fare inizialmente.....
Allora è meglio che ciascuno pensi alle sua attitudini.
8o

Credetemi, meglio di così non riesco ad esprimermi.
Spero di essere stato chiaro, specie per l'americanEa3teste....

Nick, può essere una buona scappatoia pensare che non essendo verificabile nulla allora si preferisce rifugiarsi nelle certezze, benchè non definitive, nè esaustive, della scienza, ma ti potrei obiettare in due modi:
se fossi un credente, ti potrei dire che hai peccato di ignavia (ricordi l'anticamera dell'inferno dantesco... brrrrr!!!), perchè a quelle domande non hai cercato di dare risposta, e che tu abbia o meno abbracciato una religione piuttosto che quella esatta, potrebbe essere sì un motivo per finire all'inferno, ma d io potrebbe essere buono giacchè hai comunque vissuto in modo onesto e buono, anche se non hai osservato alcuni riti che ritengo lascino anch'essi il tempo che trovano, pure per Lui.
Invece, da non credente e agnostico, ti ripeto che cmq un giorno queste domande ti assaliranno.
Se hai abbastanza pelo ti propongo un "gioco", sadico ma efficace: mettiti a letto e pensa che un giorno sarai morto e che il tempo trascorrerà oltre te.
Scusami per averti scritto ciò, ovviamente il destinatario non sei solo tu, ma sei l'unico che dimostra un pò di considerazione per questi argomenti.
Grazie, 6 carissimo :)

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) venerdì 08 febbraio 2002 - 00:31

Aspetta aspetta... forse non mi sono spiegato bene... il senso del mio intervento era:
1 - Si può scegliere se essere "religiosi" o "scientifici";.
2 - La religione non offre certezze, solo rinunce.
3 - La scienza ha dei grossi limiti, e non può certo spiegare tutto, in primis come mai siamo qui.
4 - Io rigetto tutte e due le possibilità, al + accetto la scienza solo nell'ambito dei suoi limiti.
5 - La "cultura religiosa" è qualcosa di + profondo e radicato rispetto alla religione, infatti ci sono ancora tabù che altrimenti non sarebbero spiegabili.
Ti rispondo comunque: penso di essere un grande frequentatore di almeno sei dei sette peccati capitali (invidioso proprio non riesco ad esserlo) e se l'inferno esistesse avrebbe già un futuro caporeparto :D ma non credo proprio... Non riesco ad essere completamente epicureo ("Non avere paura della morte: se ci sei tu non c'è lei, se c'è lei non ci sei tu!";) xché comunque l'idea del nulla mi spaventa alquanto, mi affascinano le teorie di Nietzsche ma ovviamente non ci sono certezze neanche lì. :)
Penso comunque (si sarà già intuito) che a certe domanda possa rispondere meglio la filosofia +tosto che la religione, non nascondo che potrei credere all'esistenza di Diio, non x questo rinuncerò ai miei peccatucci... e continuerò a non andare a messa, a non osservare il ramadan, a bere alcolici e mangiare salame... beh, se dopo la morte troverà Bacco ad aspettarmi, vorrà dire che vi ho fregati tutti... :D
Gufo, sempre a disposizione :) e ti prego di continuare (il bello dei fora (latinismo) è che prima o poi qualcuno passerà x caso di qua e si leggerà tutto e vorrà rispondere, anch'io ci sono capitato così...).

   By Gufo (155.185.64.26 - 155.185.64.26) venerdì 08 febbraio 2002 - 13:31

Sono d'accordo, anche perchè non posso certo dire di avere certezze su questo argomento, e cmq qualora si affrontino argomenti che presentano innumerevoli fonti di dubbio bisogna avere rispetto per le proposte e idee altrui.
Non sono tanto sicuro della bontà della tua affermazione "la religione non offre certezze, solo rinunce" .
Mi spiego: sono cmq d'accordo con te, perchè non sono credente e quindi tutte le limitazioni imposte dalla religione mi sembrano inutili e senza un senso logico, ma molte persone credenti continuano ad affermare che se credi veramente e hai fede, allora quelle non sono più rinunce, anche se spesso è necessaria costanza per non cadere "in tentazione" .
Ma in generale ti dò cmq ragione.
Molte teorie possono affascinare, anche a me piace molto Nice, ma copme giustamente dici sono tutte ipotesi non verificabili.
Sarà per questo che va tanto ora il buddhismo, perchè sostiene di essere in grado, benchè non in questa sola vita, di dare risposte, mentre sia il cristianesimo, che l'ebraismo che l'islamismo dicono di affidarsi totalmente alla bontà di d io, offrendosi umilmente e fiduciosamente a Lui, attendendo la vita eterna, ma tutto con una evidentissima attesa del "dopo saprai" .
In effetti io personalmente trovo più efficace il buddhismo, anche come tecnica spirituale, e come culla di cultura religiosa, piuttosto che le religioni europee e mediorientali.
Ciao.

   By Nick_Manolesta (192.92.126.166 - 192.92.126.166) sabato 09 febbraio 2002 - 00:43

Personalmente vivo con due persone iper-religiose (non sto in convento, sono solo ancora ospite dei miei) e mi rendo conto che la religione è fatta x pensare che non hanno le capacità (o non vogliono) sforzarsi di trovare la loro via spirituale... è tanto + comodo affidarsi a quello che dice il prete, è rimanere in pace con se stessi. Io mi sentirei un idiota... è mi ci sentivo da bambino quando andavo in chiesa ogni settimana, giocavo all'oratorio e mi astenevo dal "rubare" la nutella dallo scaffale... ma chi me lo fa fare?
Parlando del buddhismo, posso concepire tutto (reincarnazione compresa) ma il nirvana? Cos'è? Mi ricorda tanto il paradiso di Dante (e io ricordo quasi tutto l'Inferno a memoria, quando leggevo il paradiso mi addormentavo...) e non mi straconvince... xò apprezzo il buddhismo in quanto la sua influenza sulle persone (chiamiamola "cultura buddhista" ) non dice di non mangiar salame, né di non copulare, né di ammazzare gli infedeli... solo di vivere in pace con sé stessi, e questo è sicuramente molto rispettabile.
Ciao anche a te, Gufo.
Tepa, non te ne sarai andato davvero?

   By Gufo (155.185.64.61 - 155.185.64.61) sabato 09 febbraio 2002 - 10:23

Anch'io vivo ora con due ragazzi siciliani molto credenti, ma andiamo molto d'accordo, anche se ovviamente per rispetto evito di insultare anche indirettamente il loro d io.
Anzi, a parte sono molto simpatici, sono anche molto rispettosi a della mia scelta di agnosticismo, benchè loro lo considerino semplicemente ateismo.
Cosa è il nirvana lo ignoro, anche se una storia zen che mi è sempre piaciuta tantissimo racconta che:
Il monaco Ikkiu scrisse una lettera ad un suo discepolo morente. Gli scriveva (te la sintetizzo): "so che stai affrontando la tua malattia con dignità e coraggio, da vero seguace del dharma. so che stai soffrendo molto, ma che ciò non ti distrae tuttavia dalla tua ricerca. Ricorda che la tua vita è come un fiocco di neve che si scioglie nell'aria purissima" .
Una storia molto simile racconta che Ikkiu andò da un monaco morente e gli chiese se doveva fargli da guida. Il monaco morente gli disse: "e perchè dovresti? Da solo sono venuto al mondo e da solo me ne andrò" . E Ikkiu rispose: "è qui che ti sbagli. Lascia che ti mostri la via per la quale non si viene e non si va" A quelle parole il monaco sorrise e spirò.
Questo è tutto ciò che so.
Ignorante, ignorante, ignorante!!! :|
Temo che tepa se la sia presa per alcune cose, il ragazzo mi sembra sia un pò permaloso, infatti la prima volta che litigammo io criticai alcune sue idee sull'operazione enduring freedom, quest'ultima volta ho l'impressione che se la sia presa non tanto perchè ho di nuovo criticato lo scritto della fallaci (giacchè è una vita che lui sa cosa ne penso di lei), ma perchè ho (sbagliando, sicuramente, quello era un post da evitare) postato che credevo che tepa tifasse per la fallaci semplicemente perchè era una emigrante in NY, come lui. D'altronde è ciò che lui mi ha da subito obiettato, solo che poi son partiti gli insulti....
Speriamo che gli passi.
Ciao.

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