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MAI DIRE NET Forum: ::= MASSACRO POLITICO =::: Si scoprono gli altarini?
   By F_E_D_E_R_I_C_O venerdì 11 giugno 2004 - 14:31

Mando un link...

w w w . disinformazione . it / ostaggiliberati . h t m


Non dico altro...

   By F_E_D_E_R_I_C_O venerdì 11 giugno 2004 - 14:42

Posto di seguito l'articolo...
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Nove milioni di dollari e nessun blitz
Enrico Piovesana - «PeaceReporter» (Emergency)

10 giugno 2004 - «Quella casa al numero 17 di Zaitun Street era disabitata da almeno due mesi.
Fino a lunedì sera tardi (7 giugno, n . d . r . ) quando, intorno alle 23, si è sentito un gran trambusto. Io, che abito al 13, ho visto arrivare alcune auto e fermarsi davanti a quella casa. Sono entrate un po’ di persone. Era buio, non abbiamo visto bene. Poco dopo se ne sono andati via ed è tornata la calma».
«Il mattino seguente, intorno alle 9:30, sono arrivate cinque auto militari americane, di colore verde oliva. Si sono fermate davanti a quella casa. Ne sono scesi alcuni uomini vestiti in abiti civili e con gli occhiali scuri. Erano sicuramente uomini del mukhabarat (servizio segreto, n . d . r . ) americano. Hanno aperto la porta dell’abitazione, senza forzarla, come se fosse già aperta, e sono riusciti subito con solo quattro uomini, che poi abbiamo saputo essere i tre ostaggi italiani e un ostaggio polacco.
Li hanno caricati su un furgoncino bianco e se ne sono andati via. Il tutto con la massima calma. Non è stato sparato un colpo. Nella casa, a parte gli ostaggi, evidentemente non c’era più nessuno. Non è stato assolutamente un blitz militare come è stato annunciato tre ore dopo. Quelli sono tutta un’altra cosa. Lì si è trattato di una semplice presa in consegna. Gli americani sono andati lì a colpo sicuro. Sapevano che gli ostaggi erano stati portati lì, si erano messi d’accordo. Il vostro governo ha pagato un riscatto: nove milioni di dollari. Qui ormai lo sanno tutti. Adesso però basta parlare al telefono, non è sicuro».

A parlare, raggiunto al telefono da PeaceReporter, è un iracheno, il signor Fahad, che assieme ad altri due suoi vicini, il signor Mohammed e il signor Ibrahim, è stato testimone oculare della liberazione di Agliana, Cupertino e Stefio. Fahad parla dalla sua casa, al 13 di Zaitun Street, ad Abu Ghraib, il sobborgo occidentale di Baghdad divenuto tristemente famoso per lo scandalo delle torture sui prigionieri iracheni.
La sua versione dei fatti è confermata da un'altra fonte irachena raggiunta da PeaceReporter, vicina al braccio politico della guerriglia. Una fonte che ha voluto rimanere anonima, e che ha fornito la sua versione di tutta la vicenda del sequestro, delle trattative e della liberazione.
La fonte inizia facendo un nome, quello di Salih Mutlak. "Mutlak – dice – è un facoltoso commerciante iracheno arricchitosi con le speculazioni e il contrabbando durante il periodo dell’embargo. Da molti è definito semplicemente come un ‘mafioso’. Lui è il personaggio chiave della vicenda della liberazione dei tre ostaggi italiani, assieme al già noto Abdel Salam Kubaysi (solo un omonimo di Jabbar al-Kubaysi), ulema sunnita e docente all’università di Baghdad, salito all’onore delle cronache televisive internazionali per il suo ruolo nella trattativa per il rilascio - dietro pagamento di riscatto - degli ostaggi giapponesi";.
Secondo la fonte, con Mutlak e con Kubaysi il governo italiano avrebbe trattato segretamente per settimane al fine di ottenere il rilascio di Agliana, Cupertino e Stefio, rapiti il 12 aprile assieme a Quattrocchi, ucciso il 14 aprile. Si scoprirà poi che aveva in tasca un porto d’armi rilasciato dalle forze britanniche e un pass della Coalizione.

I contatti tra i nostri servizi segreti, il Sismi, e la coppia Mutlak-Kubaysi sono iniziati subito dopo quei tragici giorni, e già il 20 aprile erano cominciate a trapelare notizie sull’accordo con il governo italiano per il pagamento di un riscatto di 9 milioni di dollari.
Il 22 era stato lo stesso governatore italiano di Nassiriya, Barbara Contini, a lasciarsi scappare che non c’era nulla da stupirsi del fatto che il governo pagasse un riscatto. “Si è sempre fatto così” aveva detto. Subito dopo aveva smentito questa dichiarazione, e il ministro degli Esteri, Franco Frattini, aveva detto che si trattava di "storie prive di fondamento”. Lo stesso giorno, una qualificata fonte dei servizi segreti italiani rivelava all'agenzia Ansa: "La trattativa, avviata da giorni, è già stata definita in tutti i suoi aspetti, sia para-politici, sia economici. Quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto";.
Dopo questa burrasca il Sismi ha protestato per queste fughe di notizie che rischiavano di far saltare le trattative in corso. A quel punto, il governo ha deciso di imporre il silenzio stampa assoluto sulla vicenda.
"Le trattative - spiega la fonte - sono proseguite fino a quando, all’inizio di maggio, Salih Mutlak è andato in aereo a Roma. Ragione ufficiale del suo viaggio: affari. E’ rimasto nella capitale italiana per una ventina di giorni, tornando a Baghdad alla fine di maggio con una valigetta piena di soldi. Cinque milioni di dollari, prima tranche di un riscatto complessivo di nove milioni di dollari. Gli altri quattro, questi erano gli accordi da lui presi, sarebbero stati consegnati ai rapitori dopo la liberazione degli ostaggi";.
Dopo il ritorno di Mutlak con i soldi, nei primi giorni di giugno si è consumato un duro scontro all’interno delle fila dei guerriglieri iracheni. Da una parte il braccio ‘militare’ dei guerriglieri, quelli che detenevano materialmente gli ostaggi e che, tramite Mutlak e Kubaysi, erano in contatto con il governo italiano: per loro l’importante era solo incassare il malloppo. Dall’altra parte il braccio ‘politico’ che non voleva fare la figura di una banda di delinquenti che rapiscono per soldi e che quindi non volevano accettare il riscatto.

"Noi ci siamo opposti a questo gioco sporco. Questa storia del riscatto e della messa in scena della liberazione – sostiene la fonte – avrebbe rovinato l’immagine della nostra causa, facendoci passare per dei volgari banditi, e poi avrebbe giovato al governo italiano e quindi prolungato l’occupazione militare dell’Iraq. Noi volevamo consegnare gli ostaggi, senza alcun riscatto, nelle mani di rappresentanti del mondo pacifista italiano, sia laico che cattolico, con cui eravamo già in contatto da tempo e con i quali eravamo vicinissimi a una conclusione";.
Ancora domenica scorsa 6 giugno, i rappresentati della Santa Sede in Iraq si dicevano infatti certi che la liberazione dei tre italiani sarebbe stata questione di ore. Anche il governo italiano sentiva che la questione era giunta a un punto decisivo: venerdì scorso, 4 giugno, il ministro Frattini ha annullato una sua importante visita a Tokyo per “motivi familiari”. Forse quello è stato un giorno decisivo.
"Alla fine – prosegue la fonte, con tono infuriato – l’hanno spuntata i ‘militari’ senza scrupoli, che nei giorni scorsi, assieme a Mutlak, hanno organizzato in gran segreto il trasferimento dei tre ostaggi italiani dal loro luogo di detenzione, cioè Ramadi, un centinaio di chilometri a ovest di Baghdad, fino alla periferia occidentale della capitale, nel sobborgo di Abu-Ghraib. I tre sono stati lasciati in una casa e poi la loro posizione è stata comunicata ai servizi italiani e a quelli americani perché li venissero a prelevare. Il loro piano era di far sembrare tutto come un blitz militare che si concludesse con l’arresto dei sequestratori. Ma non è andata così";.
E in effetti, fonti vicine ai servizi italiani hanno rivelato che i due arrestati effettuati in connessione con il presunto blitz erano in realtà solo due pastori iracheni, che nulla avevano a che fare con la guerriglia e che erano stati pagati per farsi trovare lì.
Di certo, il fatto che a condurre l’operazione siano stati militari americani, e non italiani, preclude alla magistratura una effettiva indagine sui "liberatori";.
In Iraq, al mercato nero delle armi, un kalashnikov costa tra i venti e i trenta dollari. Con nove milioni di dollari se ne possono comprare centinaia di migliaia.

Enrico Piovesana


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(Le faccine sono casuali, eh! Le mette 'sto forum, da solo...)

   By Due venerdì 11 giugno 2004 - 16:35

Il fatto è che non sapremo MAI come sono andate realmente le cose... nè se è stato davvero pagato un riscatto...

Io penso che in fin dei conti l'importante è che i ragazzi siano tornati a casa...

   By F_E_D_E_R_I_C_O venerdì 11 giugno 2004 - 17:30

Già... ehm... e i terroristi?
Cioè... Piuttosto che chiedere ai rapiti come erano, non era meglio chiedere di vedere i rapitori?
Cioè... magari scappello...

Con tutto che son felicissimo per i nostri ragazzi... miopadre naviga, ed è sempre in golfo persico, e non vivo proprio tranquillo... per cui, un bentornati se lo meritano!

   By Zdfz venerdì 11 giugno 2004 - 21:34

Siete i soliti comunisti dietrologi: invece di essere contenti perchè tre vostri connazionali sono tornati vivi in patria, state lì ad arrovellarvi sul chi, sul come, sul perchè, sul quando e sul dove ;P

   By F_E_D_E_R_I_C_O sabato 12 giugno 2004 - 00:06

Se non ci fosse chi lo fa, a quest'ora staresti scrivendo una mail su una parete in granito con succo di bacche e pennello di mammuth...
Non ho detto che non son contento, e magari vado anche controcorrente a pormi domande e cercare spiegazioni... ma sai...
Ok, ok... qualcuno dice di accettare e non fissarsi sulle cose, non porre domande, e non aspettarsi troppe risposte... ora, ci sono due tipi di persone che agiscono così... i Buddhisti che hanno raggiunto l'Illuminazione e chi non vuol sapere perchè dovrebbe fronteggiare qualcosa che non gli garba, o peggio non capisce... siccome non ho ancora raggiunto l'Illuminazione, e sono curioso come una scimmia, e non credo ci siano cose a riguardo che non mi garbano... sai...

   By Tyler sabato 12 giugno 2004 - 12:26

Per fortuna che e' intervenuta la Croce Rossa a chiarire un paio di cose.. che la sx arrivasse persino a voler trovar del marcio in un fatto cosi' positivo per la nazione e a volerlo strumentalizzare alla vigilia delle elezioni.. non mi stupisce... :|

"Sulle modalità della liberazione degli ostaggi italiani in Iraq è partito all'attacco Gino Strada, il medico di Emergency, sostenendo (di fatto accusando) che la liberazione è il frutto del pagamento di un riscatto. Il governo, è la tesi neppure troppo sottintesa di Strada e dell'estrema sinistra, avrebbe «comprato» la liberazione degli ostaggi per servirsene a scopo di propaganda elettorale. Di conseguenza, anche il blitz delle forze speciali Usa e polacche sarebbe un blitz vero solo a metà.

Smentiscono tutto ciò il governo e Maurizio Scelli, commissario della Croce rossa italiana che fino all'ultimo aveva tentato la via della mediazione e del rilascio degli ostaggi, e che per questo è stato tirato in ballo da Strada quale intermediario del «riscatto». Scelli usa parole durissime: parla di protagonismo e sciacallaggio, afferma che quelli di Emergency «se ne sono stati all'Hilton in Giordania» mentre gli uomini della Croce rossa rischiavano la vita a Falluja e dintorni. Risulta più facile credere a chi, come la Croce rossa, non ha connotazioni politiche e, soprattutto, non esita a rischiare la vita per fare del bene al prossimo."

Avete mai visto un volontario della Croce Rossa andare sotto le telecamere, schierarsi politicamente in pubblico, fare il figo sotto i riflettori delle TV e rilasciare interviste ai quotidiani? Io li vedo ad aiutare la gente da quando ero bambino, senza mettersi in mostra e senza voler fare i santoni. E' per questo che li ammiro e li rispetto :)

   By Weasel sabato 12 giugno 2004 - 14:31

idem :)
La cr non può in nessun caso schierarsi, mi pare che nella convenzione di ginevra si fa riferimento esplicitamente alla totale estraneità che deve avere anche nelle semplice dispute di carattere politico. Insomma per convenzione e regola non è concesso ai funzionari esprimere pareri politici o di altra natura, se non legati alla loro attività di soccorso e assistenza.
emergency non ha obblighi di questo genere, quindi è libera di schierarsi, di conseguenza anche di sbgliare.
Questo per rispondere alla tua domanda tyler :)

peraltro credo che cr, essendo una istituzione che ha quasi 150 anni, non abbia necessità di "mostrarsi" come emergency per fare ciò che tutte le istituzioni no profit di carattere volontario devono fare: raccogliere fondi per continuare ad esistere.
cr è una realtà consolidata e prende soldi dai governi, oltre che da molti privati, come giusto che sia. Emergency credo possa contare poco su sovvenzioni governative, e se continua così non migliorerà di certo :|
hanno fatto anche loro grandi cose, e se vogliono continuare a farle forse è il caso che lascino ad altri il compito di affrontare guerre mediatiche come questa, forse dovrebbero dedicarsi solo alle guerre vere, come hanno sempre fatto e bene.

Quelli come loro, e come scelli, mettono faccia e culo in gioco, e purtroppo spesso sono quelli a rimanere coglionati. spero non sia così anche stavolta. perchè in questa storia qualcuno coglionato rimarrà...secondo me eh, secondo me ;.

   By Cabrón lunedì 28 giugno 2004 - 02:47

Jacopo Fo – che sciopera e protesta contro “il condono del governo Berlusconi” – nella sua tenuta di Gubbio ha goduto di sedici (16) condoni edilizi. Dice il tecnico comunale: “Ci sono sette tipologie di abuso, lui incorre in tutte”. 8-O

   By Tyler lunedì 28 giugno 2004 - 10:37

Niente male.. cmq non mi stupisco, anzi :D

   By Aussie lunedì 28 giugno 2004 - 15:35

Io credo che sia stato pagato un riscatto.Non credo assolutamente che li abbiano liberati apposta vicino alle elezioni per propaganda per due motivi:
1)I sequestratori non erano sicuramente persone affidabili da dire "teneteli fino alla fine di maggio poi li liberate"
2)Se li ammazzavano e saltava fuori che li avevano lasciati in mani irachene per motivi elettorali............pensa che casino (giustissimamente).
Penso che semplicemente sia andata così come è andata.
Per quel che riguarda J Fo e tutti gli altri,quello che contesto ai comunisti è la mancanza di coerenza.Il mondo ne è pieno di esempi.Capisco che anche Fidel Castro crede (o credeva?) nella rivoluzione che fece........ma i fatti hanno dimostrato il contrario.E non venitemi a parlare di scuole o sanità gratuite.......perchè la non va bene niente.

   By Zdfz lunedì 28 giugno 2004 - 16:19

A tutti quelli che danno del politicizzato a Gino Strada, ricordo che Maurizio Scelli si è addirittura candidato per il centrodestra (perdendo tra le altre cose) nel 2001...più politicizzato di così :D

   By Pokoto lunedì 28 giugno 2004 - 16:52

cosa mi fa incazzare dei comunisti:
quando gli parli di stalin e dei milioni di morti che ha fatto, o delle repressioni in cina ti dicono "io sono comunista ma non condivido quelle idee"

.. provate a dirgli "allora io sono nazista ma non condivido le idee di hitler";.. vi farete due risate!!

   By Aussie lunedì 28 giugno 2004 - 16:59

Questo non lo sapevo.
Penso cmq che uno possa candidarsi per qualsiasi partito politico (ci mancherebbe !!).........come privato cittadino.
Come ha fatto Lilli Gruber o CecchiPaone per intenderci.......
Quello che non mi garba è sfruttare (non è il termine giusto ma non mi viene altro) il nome di EMERGENCY per fare politica.
Se lo ha fatto anche M Scelli ha sbagliato.
é come se CecchiPaone dicesse "tutti quelli di Rete4 votino per me" (che cmq non è proprio l'esempio migliore).

Rileggendo quello che ho scritto non ci ho capito niente neanch'io.............scusate è il caldo.
Se qcno lo riesce a scrivere meglio è bene accetto ;.

   By Zdfz martedì 29 giugno 2004 - 22:54

é come se CecchiPaone dicesse "tutti quelli di Rete4 votino per me"

O come se dicesse "tutti i bisessuali votino per me" ma per quelli c'è già Pecoraro Scanio :D

   By Joker giovedì 01 luglio 2004 - 08:53

giusto ZZZDFF non arrovelliamoci con ste domande sui nostri soldati, la discussione e' troppo delicata.

Pero' possiamo parlare e sparlare su quei turchi catturati, poi liberati:

Secondo me e' hanno pagato un riscatto. Che poi sti turchi fanno tanto i rompi quando 4 sminchiolati mafiosi rapiscono la loro gente e lo stato fa il blocco dei beni infischiandosene della volonta' dei familiari. Pero' in sta guerra non hanno fatto storie, anzi lo stato ha cacciato i soldi.

E allora io dico. Ma va a cagar voi e la guerra. Se iniziate a pagare i riscatti e meglio che ve ne andiate via dall'iraq.

   By Tyler giovedì 01 luglio 2004 - 14:55

Ma che si preparino a girare con le auto a vapore :D

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