By Tyler (62.101.126.219 - 62.101.126.219) venerdì 23 gennaio 2009 - 13:05

Dichiarazione sincera da parte del mister piu' pagato al mondo (subito prima di Roberto Mancini, ora secondo, mi pare)

Mourinho, l’Inter e lo scudetto vinto in segreteria
23 Gennaio 2009

“Il primo scudetto ve l’hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno e il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di m…”. Parole pesanti verso i giocatori dell’Inter, sopratttuto se a pronunciarle non è un Moggi o un tifoso juventino inferocito ma, come riportato dal quotidiano Repubblica e non confermato dallo staff interista, dall’allenatore nerazzurro Josè Mourinho.

Che altro dire

By 4rj0 (78.4.0.208 - 78.4.0.208) venerdì 23 gennaio 2009 - 18:35

Un grande. Motivazione ci vuole. Per ora, comunque, i campioni sono loro.

Meditate gente, meditate.

By Cesarinter (93.148.9.179 - 93.148.9.179) venerdì 23 gennaio 2009 - 23:06

Dove è il problema?

uno lo abbiamo vinto in segreteria.. Il più bello di tutti...

uno lo abbiamo vinto perchè non c'era nessuno.. compreso il BBilan... quindi nessuno... (il famoso vi recuperiamo a natale)...

uno lo abbiamo vinto all'ultimo minuto (non proprio era il 65°)...
e non vale??? vale meno?... non mi pare...

si è dimenticato di dire... che anche in quello del 65° minuto... non c'era nessuno... juBe... e BBilan) comprese... dunque nessuno..

aggiungerei.. che "squadra di m...." ci sta benissimo...
è molto ironica..

buona giornata ai retroCESSI.

By Tyler (62.101.126.219 - 62.101.126.219) domenica 25 gennaio 2009 - 13:22

Cito un illuminante articolo del buon Franco Rossi (filo-interista Manciniano), magari a qualcuno si chiariscono le idee

INTER-MORATTI-MOURINHO, UNA TRISTE STORIA

TUTTA LA VERITA’ SUI RAPPORTI TRA IL PRESIDENTE E I SUOI ALLENATORI.
LE FRASI CHE MOURINHO AVREBBE DETTO A PROPOSITO DELLO “SCUDETTO ASSEGNATO IN SEGRETERIA” E QUALLI CHE NON VALGONO NIENTE ACUISCONO ARTATAMENTE L’ENDEMICA CRISI SOCIETARIA.
DALLE PROMESSE A RONALDO PER FINIRE ALLE ISTERIE DEL DOPO BERGAMO: TUTTA UNA SERIE DI ERRORI DI UNA TRAGICA FARSA

Se l’Inter società fosse un ombrello basterebbe un semplice sternuto per rovesciarla da parte a parte.
Il fatto che Mourinho consideri fasullo lo scudetto assegnato all’Inter tre anni fa, dopo che Juve e Milan sono stati riconosciuti colpevoli di malefatte sportive, non è una novità.
Non è un attacco alla squadra, definita di merd@, ma al presidente Moratti con il quale è in lotta dal termine di Sampdoria-Inter, prima giornata di campionato.

Moratti ingaggiò Lippi l’anno dopo il rigore su Ronaldo negato da Ceccarini: il presidente aveva dato il mrito degli scudetti juventini agli arbitri e poi ne prese l’allenatore.

Prima ancora della presentazione di Lippi già ne era pentito dell’ingaggio: “E’ uno debole, non combinerà niente”.
Qualche anno prima, quando Simoni aveva iniziato la prima preparazione Moratti telefonò a Mazzola dicendogli di mandarlo via.
Simoni restò e a maggio Moratti ingaggio Zaccheroni la cui assunzione fu annullata perché Simoni aveva appena vinto la coppa Uefa.

Ma dopo poche giornate di campionato (e due vittorie, una sul Real Madrid che avrebbe vinto la Champions e l’altra sulla Salernitana in campionato) licenziò Simoni proprio il giorno in cui era a Firenze per ricevere il premio quale miglior allenatore italiano.

La motivazione fu: l’Inter vince, ma non diverte…
Il 7 maggio 2002, martedì seguente alla tragicomica sconfitta con la Lazio, Moratti salutò Ronaldo dicendogli: vai tranquillo in Giappone che quando torni quello là (Cuper) non ci sarà più.

A Saitama, alla vigilia della semifinale mondiale tra Brasile e Turchia, Ronaldo aveva letto sui giornali che Cuper aveva prolungato il contratto e disse testualmente (ero presente) : ”Sono di nuovo il numero uno al mondo e all’Inter per fare la riserva di Ventola non ci torno più.
Il giorno dopo telefonai da Sendai a Moratti e gli dissi che Ronaldo sarebbe andato al Real Madrid.

Mi rispose: non ci va, non sim preoccupi, Ronaldo lo convinco io, è un ragazzo che non ha carattere”.
Infatti si è visto come è stato convinto.

Con Mancini dopo la prima partita (Chievo – Inter 2-2) del campionato 2004-2005 i primi dissapori continuati sino all’estate del 2006 quando Moratti prese Capello.

Scoppiò calciopoli e saltò la trattativa Capello e Moratti mi confessò: mio figlio è stato bravo a calmare Capello in Svizzera…
Mancini rimase e dopo una stagione record a 97 punti ricominciarono i sissapori.
Nel novembre 2007 con l’Inter prima in classifica e in Champions fu contattato Mourinho.

Il resto è cronaca.
Non è importante sapere se la lite di lunedì scorso tra Mourinho e alcuni giocatori è vera o meno.
L’allenatore ha raggiunto il suo scopo che è quello di far sapere che non va d’accordo con Moratti.

Per il gioco che non c’è, per la gestione di alcuni giocatori (Balotelli, Cambiasso, Cruz) per la incredibile campagna acquisti voluta ad ogni costo (settanta milioni per prendere Quaresma, Mancini, Muntari e riscattare Jimenez) per le incomprensioni con i dirigenti.
Mourinho ha voluto forzare la mano per far uscire allo scoperto Moratti e magari pronunciare a freddo e pubblicamente la famosa frase che disse anche ad Abramovic: “Se non vado bene mi mandi via, tanto i soldi per pagarmi li ha…”

E chissà, magari dall’Inghilterra nei prossimi giorni a Moratti arriverà la notizia che gli farà guadagnare più di venti milioni.

Già, chissà…

Franco Rossi

By Tyler (62.101.126.219 - 62.101.126.219) venerdì 27 febbraio 2009 - 12:48

L'Inter ha fatto ridere i polli ma l'importante è non dirlo: contro il Manchester, il flop di Mourinho si rivela in tutta la sua drammaticità: tra la sua Inter e quella delle ingloriose eliminazioni di Mancini le differenze stanno a zero - Senza Julio Cesar sarebbe stato 0-3 con tanti saluti alla coppa

Di Paolo Ziliani

Lo Special One finora è speciale solo nel trovare scuse.Lo Special One finora è speciale solo nel trovare scuse.
Mercoledì, 25 Febbraio 2009

Povero appassionato di calcio made in Italy, magari lettore di giornali sportivi e abbonato Sky o cliente Mediaset Premium! Non solo sei costretto ad assistere al più atteso ottavo di finale di Champions League chiedendoti se la partita che stai vedendo è Inter-Manchester United oppure, più probabilmente, Rappresentativa della Valsugana-Manchester United (dev'essere senz'altro così: da una parte c'è una squadra che prende subito possesso di ogni spicchio di campo e che macina gioco e chilometri; dall'altra c'è un'accozzaglia di giocatori che sembrano trovarsi per la prima volta, reduci da una giornata di lavoro in fabbrica o in ufficio, e che bellamente se ne stanno a guardare brancolando per il campo); ma ti tocca persino comprare i giornali, l'indomani, e leggere titoli a nove colonne come quello della Gazzetta dello Sport che fotografa il tristissimo martedì dell'Inter in Champions in questo modo: “Tutto aperto”. Sottotitolo: “Inter: soffre 45' col Manchester, ma poi si riprende: 0-0”.

Ora, con tutto il rispetto per chi deve vendere un prodotto ed è portato a vedere il bicchiere mezzo pieno anche quando, rovesciandolo, non ne uscirebbe una goccia d'acqua, la domanda che lo sportivo si pone è: “E che, ci ho scritto Giocondo?”. Cerchiamo di essere seri. Contro i campioni d'Europa, l'Inter ha giocato una partita che definire penosa è dire poco: e quel che è più grave, il flop è avvenuto a meno di due anni di distanza da quel Milan-Manchester 3-0, e cioè da quella fiammeggiante partita di semifinale che sbalordì il mondo e che lanciò i rossoneri alla conquista della Champions, vinta in finale contro il Liverpool. Ebbene, il ricordo di quella partita è troppo forte - e troppo fresco - per pensare che anche il più infoiato tifoso nerazzurro non sia in grado di stabilire un confronto e di trarre le sue conclusioni. Da un lato l'arrembante assalto che il Milan portò allo squadrone di Ferguson, con un primo tempo da sogno e Kakà e Seedorf che in 20 minuti inceneriscono gli inglesi; dall'altro la non-partita abortita dall'Inter, scesa in campo come se il calcio all'improvviso fosse cambiato e non ci fosse più – davanti a te – la porta del portiere avversario. Come se non fosse importante provare a fare gol.

Diciamolo: se tra i pali dell'Inter martedì non ci fosse stato un Julio Cesar in versione Gesù Cristo che cammina sulle acque, l'ottavo di finale tra la Rappresentativa della Valsugana (pardon, l'Inter) e il Manchester sarebbe finito 3-0 per gli inglesi e nessuno avrebbe potuto dire bah. Forse nemmeno Mourinho che a caldo, dopo il fischio finale, è invece riuscito nell'impresa di sostenere che il Manchester aveva fatto bella figura perché l'arbitro Medina Cantaleyo l'aveva protetto: e sicuramente all'Inter, all'Old Trafford, la cosa non capiterà.

Avete capito bene: l'Inter aveva appena preso una delle più formidabili bambole della storia del calcio, umiliata e ridicolizzata dall'orchestra-Ferguson, e il suo allenatore, Mourinho, aveva la faccia tosta di andare in tivù a raccontare al mondo la favola di Alice nel Paese delle Meraviglie. Un peccato. Non è un mistero che Moratti, dopo le strazianti avventure europee di Mancini, avesse ingaggiato Mourinho soprattutto per vedere un'Inter finalmente all'altezza in Champions League. Ebbene, al fixing di febbraio la realtà è che tra Mancini e Mourinho non è cambiato nulla. Tra la squadra con encefalogramma piatto che si fece buttare fuori – ingloriosamente – da Villareal prima e Valencia poi e quella con encefalogramma piatto che ha assistito senza colpo ferire all'esibizione del Manchester, le differenze non ci sono. C'è anzi una drammatica continuità nel riscontrare la più totale incapacità di fare gioco, nel vedere la stella di prima grandezza (Ibrahimovic) totalmente incapace di entrare in partita e incidere sul match, persino nel registrare quei raptus di nevrastenia (Toldo ammonito perché sbraita in panchina, Cordoba che rischia il rosso per un'entrata assassina – a vendicare Stankovic - su Rooney nel finale) che sembravano essere una triste prerogativa dell'Inter manciniana (vedi rissa di Valencia con quattro maxi-squalifiche, vedi espulsioni-lampo dei vari Burdisso, Materazzi e via dicendo).

Morale della favola: nel calcio ci sta tutto e ci sta anche – ci mancherebbe! – che l'Inter si trasformi all'Old Trafford, si ricordi di avere un organico di primissima qualità e venda cara la pelle, magari riuscendo nell'impresa di eliminare i campioni in carica. Di certo, da quel che si è visto a San Siro non c'è spazio per sogni di grandezza: perché il Manchester è di un'altra categoria mentre l'Inter è rimasto alla sotto-categoria della gestione-Mancini. E lo Special One, per ora, è speciale solo nel trovare scuse.

Post Scriptum. Nel caso l'Inter venga eliminata l'11 marzo all'Old Trafford, niente paura: sui giornali di giovedì 12 il titolo sarà “Tutto aperto” e il sottotitolo: “L'Inter perde a Manchester ma un altr'anno, con un po' più di fortuna e sperando che il Real Madrid nel frattempo abbia acquistato Cristiano Ronaldo, potrebbe farcela”.

Paolo Ziliani


Cosa dire che Ziliani non abbia gia' detto?

By Tyler (62.101.126.219 - 62.101.126.219) mercoledì 04 marzo 2009 - 14:05

E dopo le recenti dichiarazioni di Sburigno quoto in pieno un msg trovato su calciomercato.com

scritto da LIGHT
Vedo molta gente turbata dalle dichiarazioni di Mourinho, io onestamente non ci vedo nulla di strano.
Sicuramente, dopo un allenatore molto antipatico come bei capelli mancini, l'inter ne ha ingaggiato un altro al confronto del quale il Mancini, appare come mister simpatia.
Ora come al solito, singolare l'atteggiamento degli interisti, i quali lo scorso anno bacchettavano il Mancio, accusandolo di poca sportività, di poca diplomazia, mentre, adesso inneggiano alle dichiarazioni molto pesanti di Mourinho che sono enormemente meno diplomatiche, e meno sportive di quelle di bei capelli.
Ma questo non mi sorprende affatto, ormai l'opportunismo e la voluttuosità di questa tifoseria è arcinota.
Quello che volevo sottolineare è che Mourinho sta facendo il suo dovere.
Mourinho sa meglio di tutti gli altri quali sono i reali aiuti che l'inter sta ricevendo quest'anno, e da abilissimo conoscitore dei media, attacca per non essere attaccato.
Mourinho sa benissimo che la stragrande maggioranza degli appassionati di calcio, non ha alcun dubbio circa gli evidenti ed inconfutabili aiuti che l'inter riceve.
A tal riguardo cito la Roma, che nelle ultime tre partite giocate a Milano tra coppa Italia e campionato dello scorso anno e di quest’anno, è uscita pesantemente penalizzata dagli errori pro inter commessi dagli arbitri............ o cari amici interisti volete dirmi che non è vera questa cosa ?????
Ecco che Mourinho, per cercare di non passare come l'allenatore che ha vinto il campionato italiano, grazie anche agli aiuti arbitrali attacca come un giapponese, nega gli evidenti e clamorosissimi aiuti ricevuti fin'ora ed accusa addirittura gli altri.
Per me, come detto in precedenza, mettendomi nelle vesti dello specialone, è tutto normale, che cosa avreste preteso, che Mourinho avesse ammesso la veridicità che l'inter può contare su circa 18 punti regalatigli dagli arbitri compiacenti????
Detto questo sottolineo il fatto, che questi episodi non sono assolutamente nuovi nel campionato italiano, ma sono l'esatta fotocopia di quanto accadeva prima con la Juve di Moggi.
Quante volte abbiamo assistito in anni passati a Moggi che si difendeva, negando l'evidenza dei presunti favori arbitrali ricevuti dalla Juve???
Quante volte Moggi ha sostenuto qualche anno fa, non 25-30-40 anni fa, ma ripeto solo qualche anno fa, che erano gli altri a ricevere favori e non la Juve ???
La cosa ancora più strana, è che qualche anno fa, a fronte di episodi, in alcuni casi, sicuramente meno eclatanti, dato che, per il sottoscritto il fuorigioco di Maicon a Siena non lo puoi non vedere, a meno che non sei in malafede, erano proprio gli interisti che parlavano di sistema Juve e di arbitri compiacenti, adesso questi stessi si meravigliano che tutta l'Italia appassionata di calcio ha seri dubbi ( per non dire certezze) che l'inter sia aiutata dagli arbitri.
A fronte di ciò non posso non dire che chi afferma che la banda di Moggi ha trovato, nella banda degli onesti, un degnissimo successore, non ha tutti i torti.

By Tyler (93.47.129.148 - 93.47.129.148) giovedì 02 aprile 2009 - 14:35

Per chi NON ha visto Mourigno da Chiambretti..
lo Specialuan di Setubal ha finalmente ammesso (qui cito FrancoRossi.com) che le frasi del dopo Atalanta - Inter (prima di me non avete vinto niente perchè uno scudetto ve l’ha dato la segreteria, uno era di cartone e l’altro all’ultimo minuto) erano vere.
E allora Laura Alari, la bravissima giornalista che aveva riportato quelle frasi, fu minacciata di querele e richieste di danni.
Mourinho chiederà scusa a Laura Alari o sarà il solito Moratti a inviarle un sontuoso mazzo di fiori come anni fa dopo che la giornalista fu offesa da un calciatore nerazzurro?
Fu un delirio di Mourinho che ha ribadito di volersene andare al Manchester o al Real e che certi giocatori come Essien non arriveranhno perchè la società non ha i soldi.
Moratti in questi anni è stato accusato di molte cose, ma non di essere uno squattrinato.
Vi ricordate per le stesse frasi come reagì Abramovic?
Per sapre come andrà a finire tra mourinho e Moratti basterà aspettare giugno…

By Luna (151.61.79.34 - 151.61.79.34) venerdì 03 aprile 2009 - 09:34

a me continua a stare sui maroni.per carità bell'uomo ma deve scendere dal piedistallo

By Tyler (93.47.128.108 - 93.47.128.108) domenica 03 maggio 2009 - 19:06

Alla luce del gioco espresso durante l'anno (lancio lungo e palla a ibbbra).. direi che potevano tenersi il mancio, magari arrivava anche la coppa Italia

By Tyler (93.47.131.144 - 93.47.131.144) lunedì 29 giugno 2009 - 14:48

Ibbra, grande campione da 70 mln solo a parole

www.calciomercato.com//index.php?c&a=129758

By Tyler (93.47.133.30 - 93.47.133.30) martedì 21 luglio 2009 - 12:48

E' ormai evidente che Mou conta come il 2 di coppe a Poker, ne' Deco ne' Carvalho sono arrivati all'inter che invece sta continuando a comprare calciatori neri e/o di origini africane..inizio a pensare che dietro alle scelte di calcio-mercato nerazzurre ci sia la Canalis, con la sua passione per il gelato al cioccolato dolce un po' salato.. provatemi che non sbaglio

PS: Etoo', faje maleee

By Tyler mercoledì 30 settembre 2009 - 02:47

Burigno, invece che prendertela con il buon Del Neri impara a far giocare una squadra, seppur di perdenti nati

A onor del vero se i portoghesi sono celebri solo per non pagare il biglietto ci sara' un perche', grazie ancora magico nano di Setubal, resta con noi

By Tyler martedì 23 febbraio 2010 - 00:16

Le frasi celebri di Mou, il condottiero dei cartonelli - Non si salva nessuno

"Se batto il Chelsea non esulto" Questa da uno come Mourinho magari non te l'aspetti, ma l'allenatore dell'Inter non smetterà mai di stupire. È stato sempre così: da quando è arrivato in Italia se l'è presa con tutti, continuando a polemizzare come faceva a Londra. Forse all'Inter accentua certi atteggiamenti in panchina, ultimo le manette mimate sabato sera contro la Samp. Ecco le frasi più importanti, le polemiche che hanno visto protagonista Mourinho prima al Chelsea poi all'Inter.

PORTO, PALERMO E LA MAFIA — Alla vigilia di una trasferta di Champions a Porto (dicembre 2004) Mourinho allenatore del Chelsea, dichiara: "Se ho bisogno di quattro o cinque guardie del corpo per la trasferta contro il Porto? Direi di sì. Se ti rechi a Palermo ne avresti bisogno" L'accostamento tra le due città era sottinteso: a Porto sono *** come a Palermo. Il tecnico nella stagione precedente aveva conquistato la Champions alla guida del Porto e non aveva festeggiato la conquista del trofeo, lasciando il palco. Spiegò poi di aver ricevuto minacce di morte per le voci del suo passaggio al Chelsea. Indignazione dei palermitani e scuse del tecnico.

CONTRO IL BARCELLONA — Quella di prendersela con le squadre dove è stato, è un'altra caratteristica di Mourinho. Del Barça era stato allenatore in seconda di Van Gaal, dopo essere stato portato in Spagna da Robson. E contro il Barcellona non è stato tenero. Prima ha attaccato Rijkaard, allenatore dei blaugrana in occasione di una partita di Champions quando era al Chelsea: nel marzo 2005: "Quando ho visto Rijkaard entrare nello spogliatoio dell'arbitro tra il primo e il secondo tempo, non ci potevo credere. Quando è stato espulso Drogba non sono rimasto sorpreso" L'arbitro è Frisk, che dopo le accuse di Mourinho ricevette minacce di morte e si ritirò. Volker Roth, capo degli arbitri Uefa, definì Mourinho un nemico del calcio: squalifica per due giornate. Altra stoccata per Messi: "Barcellona è un grande centro culturale con grandi teatri e questo ragazzo - riferito Messi accusato di aver fatto espellere Del Horno - ha imparato proprio bene. Ha imparato a recitare mentre gioca"

contro l'arsenal — È la squadra della Premier con la quale Mourinho ha avuto più problemi. Nel giugno del 2005 venne multato di 75 mila sterline per aver incontrato Ashley Cole, che allora giocava nell'Arsenal, violando le norme della Premier. Poi il duro attacco al tecnico avversario: "Wenger ha un vero problema con noi e credo che lui sia quello che in Inghilterra si chiama voyeur. Gli piace guardare. Ci sono ragazzi che quando sono a casa hanno un grosso telescopio per per spiare nelle case degli altri. Wenger deve essere uno di questi. Ed è una malattia" Mourinho sosteneva che Wenger aveva un'ossessione nel confronti del Chelsea. Il tecnico dell'Arsenal intraprese un'azione legale, ma i due si riappacificarono. Anche l'Everton voleva portare in tribunale Mourinho, che aveva definito un suo giocatore, Andy Johnson, inaffidabile per aver causato l'infortunio del portiere Hilario. Scuse di Mourinho e causa rientrata.

IN ITALIA — Aveva esordito con un “Non sono un pirla” il 3 giugno 2008, giorno in cui è stato presentato all'Inter, conquistandosi tante simpatie. Ma non durò molto. Il primo bersaglio è Claudio Ranieri, allora allenatore della Juventus, che definisce "un settantenne: troppo vecchio per cambiare, in Inghilterra prima di dire good afternoon ci ha messo cinque anni" Se la prende anche con squadre di fascia più debole. Contro Lo Monaco, direttore generale del Catania: "Conosco il Bayern Monaco, il gran Premio di Monaco, ma non conosco Lo Monaco" Poi chiama l'allenatore del Lecce Mario Beretta "quel Barnetta con poca personalità" Quindi la polemica con Mario Sconcerti, che durante una trasmissione Sky, aveva fatto un paragone in cifre tra l'Inter di Mancini e quella di Mourinho, che si arrabbia: "Lo so che lei è amico di Mancini..." Ultime in ordine di tempo le stoccate a Mazzarri allenatore del Napoli, alla Roma “che piange sempre al mercato”, alla Juve con “un'area di rigore di 25 metri”.

LE PUNIZIONI — Per tre volte Mourinho è stato colpito da provvedimenti federali. Nel marzo 2009 multa di 10 mila euro per giudizi lesivi della classe arbitrale e delle istituzioni federali dopo un Inter-Roma 3-3. Quindi la squalifica per una giornata (settembre 2009) dopo l'espulsione del tecnico in Cagliari-Inter. Mourinho aveva chiesto l'ammonizione del cagliaritano Astori per un fallo su Balotelli: proteste troppo forti, insulti all'arbitro e squalifica. Quindi, dopo Atalanta-Inter del 13 dicembre 2009, la lite col giornalista Andrea Ramazzotti del Corriere dello Sport. Viene deferito e multato di 13 mila euro per aver insultato e preso per gli avambracci il giornalista. Mourinho ammetterà gli insulti negando ogni contatto fisico. "Ma niente scuse pubbliche. Chiuderò questa storia privatamente, magari con un po' di umorismo: mi aspetto un regalo da lui a Natale, perché fino ad oggi il Ramazzotti famoso era Eros, da qualche giorno Andrea" (gazzetta.it)

By Tyler lunedì 15 marzo 2010 - 13:03

Grazie Mourinho, ho persino messo il tuo wallpaper di Windows! -1, paura eh?!!!
www.perdenti.com/wp-content/uploads/2010/03/bg1280.jpg

By Tyler lunedì 15 marzo 2010 - 13:20

Balotelli non va a Londra e rimane a Milano per scelta del Murigno, grandissimo, io gli darei 22 mln netti all'anno, non solo 11, questo genio merita molto di piu'

By Luna martedì 16 marzo 2010 - 12:29

bene abbiamo vinto per un soffio.stasera cos'altro c'è?
mio cugino continua a sfottermi via fb, devo fare qualcosa.questi interisti vincono una volta nella vita e rompono pure

By Tyler venerdì 19 marzo 2010 - 10:52

Aspetta aspetta, nonostante il Chelsea abbia fatto peggio del Catania e gli arbitri abbiano regalato all'Inter gli insperati quarti (contro un'altra squadra ricca e pompata ma senza Champions da sempre)..c'e' ancora una lunga strada e cadere dall'alto fara' ancora piu' male, perche' il Dio del Cartone li punira' duramente
Balotelli uno di noi

By Tyler venerdì 09 aprile 2010 - 17:13

Incredibile come questo rottincul0 stia illudendo i poveri cartongessi familici di grandi palcoscenici, a forza di piangere e' riuscito ad arrivare al Barça, scommettiamo che si trovera' Messi azzoppato e andra' in finale. Perdendo sul piu' bello magari

By Tyler lunedì 20 dicembre 2010 - 21:05

The special coj-one - detto er manetta - ne ha detta
un'altra delle sue:
"Mi hanno chiesto se sono stanco o mi sento sotto pressione
- attacca il tecnico in conferenza stampa - Non mi sento
stanco a fare quello che mi piace, ovvero la formazione e la
partita, ma lo sono per i tanti errori gravi arbitrali.
Bisogna difendere di piu' questo gruppo"

Notare che il Real e' la squadra piu' tutelata degli arbitri
da sempre e che solo in questa stagione ha gia' goduto di 5
rigori a favore contro 1 solo del Barça, ma quanto e'
piagnucoloso e PIRLA quel ometto?

By Luna martedì 21 dicembre 2010 - 10:27

povero benitez, quando dice che gli hanno preso solo castellazzi.e c'ha ragione, castellazzi è stato mio vicino di casa per due anni, con un pò di moine anch'io potevo prenderlo

By Tyler venerdì 24 dicembre 2010 - 03:41

Interista per interista.. almeno avevi le domeiche libere

By Luna venerdì 24 dicembre 2010 - 09:53

infatti

By Highrise giovedì 28 aprile 2011 - 01:00

Stasera ho seguito il partitone fra Real Madrid e Barcellona, dopo i due gol subiti Mourinho sembrava Smerdino lo sceriffo di Rottingham di "Robin Hood - un uomo in calzamaglia" faceva le stesse facce strane... mi domando se si rende conto di quant'è ridicolo

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